La squadra di Monti

9 gennaio 2013 | 12:24
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La squadra di Monti

Mario Monti annuncia le prime candidature nella sua lista. Il premier cita Bombassei, Vezzali e Sechi. «Ha accettato Alberto Bombassei, uno degli imprenditori italiani più rispettati nel mondo», ha affermato ieri il Professore. La schermitrice «Valentina Vezzali si è dichiarata disponibile», aggiunge il presidente del Consiglio.

«Anche Mario Sechi, direttore del ‘Tempo’ ha accettato di candidarsi con noi», sottolinea Monti. «Una parte della sinistra pone attenzione all’aspetto diseguaglianze, ma soffoca i meccanismi della crescita, parlo dei meccanismi basati sulla produttività e la competività», ha poi aggiunto Mario Monti.

Lo spread sociale? «Il Papa ha ragione, c’è un differenziale sempre maggiore tra le classi italiane, si sono ridotte le differenze tra Paesi ricchi e Paesi poveri, ma all’interno dei paesi si è accresciuta la differenza di benessere e ricchezza tra chi sta meglio e chi sta peggio. Si è demonizzato il sistema fiscale che va tenuto sotto controllo. Ci sono stati anni in cui sembrava un furto che gli italiani pagassero le tasse», osserva il Professore.

«L’emergenza non è finita, c’è ancora una emergenza economica e sociale. C’è bisogno di una continuità di azione in profondità. La disoccupazione giovanile è drammaticamente alta, occorre mobilitare i riformatori, quelli che hanno la volontà di battersi contro i privilegi, le tutele eccessive, i corporativismi e le lobby. E’ necessario mobilitare la società civile, unirsi per rimuovere questi blocchi».

«L’azione del governo è stata dalla parte degli italiani, mi sono messo dalla parte della gente comune. Invito i cittadini ad impegnarsi nella gestione della cosa pubblica. Sono sceso dal piedistallo, mi sono messo dalla parte degli esclusi, dalla parte dei giovani, degli italiani che verranno, dalla parte degli italiani per valorizzare meglio il patrimonio di cultura», osserva il Professore. «Non sono più sopra le parti, sono equidistante tra le parti politiche di destra e sinistra che considero una categoria un po’ vecchiotta», conclude Monti.

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