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Ingv, nuovi progetti per gestire il rischio sismico

Venerdì scorso sono state firmate due nuove convenzioni tra il dipartimento della Protezione civile e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

La prima, il cui importo è di 10 milioni di euro, riguarda le attività di servizio che l’Ingv svolgerà nel 2013 in continuità con quanto fatto negli anni passati: garantire la sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale, il mantenimento delle banche dati, nonché le attività di divulgazione, educazione e sensibilizzazione della popolazione sui rischi sismici e vulcanici.

La seconda convenzione, per la quale sono stati destinati 500mila euro, prevede l’istituzione di un centro per la pericolosità sismica presso l’Ingv: nel corso di quest’anno saranno potenziati le banche dati e i modelli di calcolo per la realizzazione di stime di pericolosità sismica a lungo, medio e breve termine, creando l’infrastruttura informatica necessaria. In futuro, il nuovo centro potrà diventare una struttura permanente di riferimento con il compito di trasferire in modalità pre-operativa e operativa i risultati e gli avanzamenti della ricerca scientifica e tecnologica – a livello nazionale e internazionale – in materia di pericolosità sismica, inclusi quelli sviluppati con i progetti regolati dalla convenzione in atto tra il dipartimento e l’Ingv per gli sviluppi scientifici. Una volta sperimentati in fase pre-operativa, i risultati di tale attività potranno, quindi, essere utilizzati sui molti fronti della prevenzione sismica, a partire dall’aggiornamento delle mappe di pericolosità necessarie alla progettazione delle costruzioni in zona sismica, fino alla definizione delle priorità territoriali per gli interventi di rafforzamento delle costruzioni nei successivi anni.

L’istituzione del centro e la creazione della relativa infrastruttura concretizzerà, tra l’altro, le raccomandazioni contenute nel rapporto finale della commissione internazionale sulla previsione dei terremoti per la Protezione Civile, istituita a seguito del terremoto del 6 aprile 2009.

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