Monticchio, inaugurato Teatro delle arti

Dà l’idea di una fabbrica, volutamente minimalista forse per non correre il rischio di essere connotato solo come un teatro. É molto di più il Parco delle arti, realizzato a Monticchio e inaugurato ieri sera alla presenza di tutti gli esponenti del pianeta culturale aquilano e delle più importanti autorità compreso l’ex sottosegretario Gianni Letta, un abbonato del taglio del nastro. Segno che gli aquilani gli vogliono bene.

L’idea del teatro risale al periodo ante sisma e si è materializzata quando sono arrivati i fondi Arcus che hanno coperto il 40% del costo dei lavori pari a circa un milione di euro. «Sono 250 i posti a sedere, ma d’estate con la possibilità di far girare il palcoscenico – spiega il direttore di teatro Zeta, Manuele Morgese, c’è la possibilità di avere un’arena da 500 posti all’aperto.

Nessun fregio, nessun ornamento. Il parco delle arti è la fucina delle arti, dove si sperimenta, dove il teatro va a braccetto con la musica e con la danza. Il contenitore di cultura sarà a disposizione della città, ribadisce Morgese, che ha acceso un mutuo per poter completare l’opera.

La serata di inaugurazione è stato un antipasto del caleidoscopico luogo facendo sposare teatro e altre arti. «Simbolicamente questo luogo è il segno vitale della rinascita – ha commentato Gianni Letta – Vorremmo tutti andare un po’ più veloci, io spero si possa fare di più».

Letta ha aggiunto che sta ragionando con il governo per una riformulazione più vicina ai desideri degli imprenditori aquilani dell’emendamento alle legge di stabilità riguardante la restituzione dei contributi versati Inps e Inail.

A. Cal.

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