Attualità

Gran Sasso: domenica l’apertura?

di Alessia Lombardo

Per domenica sarebbe prevista l’apertura della stagione invernale sulle piste di Campo Imperatore. Il condizionale è d’obbligo, al termine di una settimana calda per il Centro turistico del Gran Sasso.

I ritardi nella riapertura degli impianti, annunciata lo scorso 8 dicembre, hanno mandato su tutte le furie il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il quale martedì scorso [url”ha sfiduciato il presidente del Ctgs Alessandro Comola“]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=43903&typeb=0&12-12-2012–Gran-Sasso-Cialente-sfiducia-Comola[/url], chiedendone le dimissioni.

Il primo cittadino, soltanto un anno fa, tesseva le lodi di Comola, che oggi risulta estremamente sgradito allo stesso sindaco.

Lunedì prossimo altro giorno di fuoco, perché Comola salterà ufficialmente, salvo colpi di scena, a causa della sfiducia dell’assemblea dei soci dell’azienda convocata alle ore 12.

L’avvocato, che ha rifiutato di rimettere il proprio mandato, è pronto ad avviare un contenzioso, ma il sindaco Cialente non teme vertenze.

Il ‘caso Comola’ si sarebbe creato esclusivamente per il ritardo nella riapertura del più importante impianto sciistico abruzzese e non per un “documento segreto” che testimonierebbe palesi violazioni di legge da parte dell’avvocato.

Attori non protagonisti della riapertura del Ctgs anche i due componenti dell’Ente, Umberto Beomonte Zobel e Nunzio Buzzi, i quali, ligi agli ordini del primo cittadino, nei giorni scorsi hanno rassegnato le dimissioni, proprio dopo il divorzio Cialente-Comola .

Buzzi, come documentato dal verbale di assemblea ordinaria della società Centro Turistico Gran Sasso Spa, del 25 settembre 2012, era già intenzionato a dimettersi, ma su richiesta dello stesso Cialente ha revocato le dimissioni.

Nella stessa assemblea venne eletto Zobel, designato per sostituire il dimissionario Tonino De Paolis.

Oggi lo stesso Zobel sembrerebbe in lizza per la nomina di presidente unico del Ctgs.

Nel carteggio epistolare dello scorso settembre fra il sindaco dell’Aquila e l’ormai diffidato Commola in evidenza l’urgenza assoluta della revisione della seggiovia ‘Le Fontari’, una manutenzione straordinaria ventennale con il divieto tassativo del sindaco di consulenze esterne che comportassero ulteriore esborso di denaro.