Politica

Protezione civile dimentica i disabili

Potrebbe essere azzardato dire che sia a rischio la nascita struttura per disabili “Con Noi e dopo”; la sensazione è tuttavia quella di assistere ad un diabolico gioco delle tre carte.

A sollevare la questione in consiglio comunale è stata l’interpellanza del consigliere Udc, Raffaele Daniele. Neanche l’assessore Stefania Pezzopane ha saputo dare risposte certe sulla data di apertura della struttura, fornendo comunque una ricostruzione della vicenda.

Il punto è questo: la Caritas non stanzia i soldi promessi a meno che la protezione civile non eroghi i fondi a sua volta garantiti al Comune di 1milione 200 mila euro. Nel frattempo “Media friends” lancia un [i]ultimatum[/i] dicendo che non donerà 240 mila euro se entro tre mesi il Comune non concretizzerà la fondazione. La Pezzopane ha sottolineato che nessuna delle somme promesse è a disposizione del Comune. Anche Regione e Provincia hanno promesso fondi solo dopo l’avvio della struttura. A complicare ancor più le cose è il fatto che la onlus sia stata trasformata in fondazione con la prescrizione per il Comune di acquisire il bene, ossia il terreno dove nascerà la struttura.

«Ora la Caritas sta ragionando su queste modifiche per vedere se le stesse corrispondono alla propria volontà», ha spiegato la Pezzopane. Il problema sarebbe l’acquisizione della struttura al patrimonio del Comune.

Sempre in aula il sindaco Massimo Cialente ha lanciato strali sul caso Specchio e quindi contro la provincia: «Sta emergendo un quadro molto pesante – ha detto – È la prima volta che un ente pubblico viene coinvolto nella ricostruzione con pesanti coni d’ombra di malaffare. La più grande preoccupazione è il crollo di fiducia nella politica. Ormai i cattivi e vergognosi esempi sono continui».

Fuori campo si è accesa una [i]querelle[/i] con Giorgio De Matteis. «Sarei molto preoccupato – ha aggiunto il sindaco – se dovesse toccare anche alla Regione».

In aula è stata esaminata anche una interrogazione sulla riduzione delle forze di polizia, e un’altra a firma di Vittorini sul [i]qui pro quo[/i] relativo all’invito dei parenti delle vittime all’inaugurazione dell’auditorium di Renzo Piano.

Poi, il consigliere di Appello per L’Aquila, Ettore di Cesare è tornato sulla questione incompatibilità, proponendo di aggiungere alle future candidature elettorali anche l’autodichiarazione di trasparenza prevista dalla legge Barca. Sempre Di Cesare ha chiesto chiarezza su una convenzione fra Protezione civile e Anaci (associazione condomini) in relazione alla elaborazione da parte di quest’ultima di un regolamento sulle tabelle condominiali per una somma di oltre 300 mila euro. Tutto regolare per Moroni che ha ribadito l’estraneità del Comune ai fatti, visto che il rapporto giuridico sarebbe intercorso fra protezione civile e associazione.

É toccato poi a Angelo Mancini sulla questione dei bonus alimentari erogati dal Comune senza un bando, e ridotti di 4 all’ultimo momento. Chiesto inoltre perché un beneficiario abbia incassato 4 euro in più, infine per quale ragione due persone abbiamo incassato il bonus prima della scadenza dell’avviso. Su questo punto l’assessore Pezzopane ha spiegato che si è trattato di un errore materiale da parte dei beneficiari che hanno scritto data e firma. Ancora, sull’assenza del bando tutto regolare: alla luce della entità delle somme la legge consente un semplice avviso.

Ancora Mancini ha chiesto, con una seconda interrogazione, che fine abbiano fatto le prescrizioni contenute nella relazione del Mef dello scorso anno. A rispondere è stata l’assessore Betty Leone la quale ha sottolineato che nessuna risposta è giunta al Comune a seguito della spedizione, lo scorso febbraio, delle controdeduzioni dell’amministrazione comunale apportate alla relazione del dottor Falzone. La seduta si è conclusa a ora di pranzo, per mancanza del numero legale. A.Cal.

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