
Il gup del Tribunale dell’Aquila ha rinviato a giudizio il prossimo 24 maggio due dei tre imputati per il crollo di un edificio in via Persichetti in seguito al sisma del 6 aprile. Un crollo che costò la vita a due persone: Erminda Monti Vicentini e Amelio Zaccagno.
L’accusa è quella di omicidio colposo plurimo in seguito a dei lavori di ristrutturazine dell’antico palazzo che risalgono agli anni novanta.
Alla sbarra Francesco Zaccagno e Maria Lidia Zaccagno in quanto rappresentanti della ditta che fece i lavori nel palazzo nobiliare, mentre la committente dei lavori Maria Cristina Vicentini è stata prosciolta con il non luogo a procedere.
Secondo la perizia disposta dal Gup, che ha confermato quelle precedenti del pm Fabio Picuti, l’edificio in questione sarebbe crollato a causa delle ristrutturazioni che hanno appesantito il tetto del vecchio edificio e lo hanno reso meno resistente alle oscillazioni e accelerazioni provocate del terremoto e contestualmente per il mancato consolidamento dello stesso.
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