
La raccolta differenziata cresce in Abruzzo, passando dal 28,5% del 2010 al 33,5% del 2011, ma la regione, con 109 Comuni su 305 al di sotto del 15% e solo 34 che superano il 60%, è ancora lontana dal poter essere definita ‘virtuosa’.
I dati, relativi allo scorso anno, sono stati diffusi in occasione della settima edizione di “[i]RiciclAbruzzo – Dalla raccolta differenziata agli indici di buona gestione. I comuni ricicloni d’Abruzzo[/i]”.
In particolare, la maggior parte dei Comuni abruzzesi, ovvero 109, si colloca nel gruppo al di sotto del 15% di raccolta differenziata. Analizzando i dati in termini di abitanti, il 41% degli abruzzesi, residente in 103 Comuni, si colloca nella fascia compresa tra il 15% e il 40%. Ci sono, però, anche Comuni che presentano una percentuale inferiore al 2%, con Villa Sant’Angelo (L’Aquila), Montebello sul Sangro (Chieti), Sant’Eufemia a Maiella (Pescara) e Pietracamela (Teramo) a zero.
Osservando la classifica dei 34 comuni che superano il 60%, sul podio della graduatoria regionale vi sono Torre dé Passeri (Pescara), che raggiunge il 77,63% di differenziata, Fara San Martino (Chieti), al 76,81%, e Torano Nuovo (Teramo), al 72,83%.
Unica città capoluogo a comparire è Teramo, che raggiunge il 63,73% di raccolta differenziata, mentre tra le città che superano i 20 mila abitanti vi sono soltanto Ortona (Chieti), con il 69,48%, e Giulianova (Teramo), con il 67,27%.
In Abruzzo nel 2011 sono state prodotte 666.448 tonnellate di rifiuti, per un totale di 496 chilogrammi pro capite, di cui 223.290 tonnellate di differenziati e 443.158 indifferenziati.
Nel Chietino sono state prodotte 184.852 tonnellate (112.987 indifferenziati e 71.865 differenziati; 465 kg pro capite), nel Teramano 167.936 tonnellate (93.692 indifferenziati, 74.244 differenziati; 538 kg pro capite), nel Pescarese 162.329 tonnellate (117.967 indifferenziati, 44.362 differenziati; 502 kg pro capite) e nell’Aquilano 151.331 tonnellate (118.512 indifferenziati, 32.818 differenziati; 488 kg pro capite).
E’ la provincia di Teramo la prima in Abruzzo per raccolta differenziata, con una percentuale del 43,96% (38,1% nel 2010), con nove Comuni al di sopra del 60% e con Teramo città al 63,73%, unico capoluogo di provincia nella classifica dei Comuni virtuosi.
Subito dopo il Teramano vi sono la provincia di Chieti (40,02%; 30,5% nel 2010; 13 Comuni oltre il 60%), quella di Pescara (26,71%; 26,2% nel 2010; 5 Comuni oltre il 60%) e quella dell’Aquila (21,37%; 19,2% nel 2010; 7 Comuni oltre il 60%).
Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, fatta eccezione per Teramo, tutte le altre città sono al di sotto del 60%: Chieti è al 47,32%, Pescara al 29,38% e L’Aquila al 17,34%.
Tra le altre grandi città spiccano il dato negativo di Montesilvano (Pescara), al 12,54%, quello di Avezzano (L’Aquila), al 15,26%, quello di Vasto (Chieti), al 20,99%, quello di Lanciano (Chieti), al 30,16%, quello di Sulmona (L’Aquila), al 18,51%, quello di Roseto degli Abruzzi (Teramo), al 10,19%, quello di Francavilla al Mare (Chieti), al 33,60%, e quello di Spoltore (Pescara), al 39,14%.
Sul fronte dei servizi, nel Teramano, 24 Comuni hanno attivato l’autocompostaggio e 22 il ‘porta a porta’ dei rifiuti organici; nel Chietino 40 Comuni hanno scelto il ‘porta a porta’ dell’organicò e 27 l’utilizzo di centri di raccolta o stazioni ecologiche; nel Pescarese 15 Comuni utilizzano centri di raccolta o stazioni ecologiche, 14 il ‘porta a porta’ multimateriale e 13 il ‘porta a porta’ organico; nell’Aquilano 45 Comuni utilizzano centri di raccolta o stazioni ecologiche e 25 il ‘porta a porta organico’.
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