Sclerosi multipla, donne più colpite

La persona che riceve una diagnosi di sclerosi multipla si trova in un attimo a veder cambiare le proprie prospettive di vita e priorità: l’imprevedibilità di questa patologia, che colpisce soprattutto persone di età medio-giovane e per la maggior parte donne, provoca una reazione di smarrimento nella persona a cui viene diagnosticata, che si può sentire demoralizzata e spaventata.

Ma la buona notizia è che i pazienti non sono mai lasciati soli, perché possono contare su strutture, come il Centro Sclerosi Multipla della Clinica Neurologica dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove operano medici e personale infermieristico altamente qualificati.

Inoltre, oggi esistono terapie efficaci che permettono di rallentare la progressione della sclerosi multipla e di migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Nell’ambito dell’impegno del Centro Sclerosi Multipla e per favorire il dialogo tra specialisti e pazienti, si svolgerà sabato 1° dicembre alla Dimora del Baco, località Centi Colella, a partire dalle ore 15.30, un incontro che ha l’obiettivo di sostenere e offrire supporto alle persone con sclerosi multipla, fornendo loro tutte le informazioni utili sulla patologia.

L’iniziativa è realizzata con il contributo incondizionato di Novartis Farma, [i]leader [/i]nell’area delle neuroscienze da più di 50 anni, attiva nella ricerca e sviluppo di nuovi farmaci, impegnata a rispondere alle esigenze mediche non ancora soddisfatte e a sostenere i pazienti con sclerosi multipla e le loro famiglie.

«La gestione globale e accurata di un paziente con sclerosi multipla – dichiara Rocco Totaro, responsabile Centro Sclerosi Multipla della Clinica Neurologica dell’Ospedale San Salvatore – ha alcuni aspetti da non sottovalutare come la relazione medico-paziente-infermiere, che deve essere ben salda fin dal momento della diagnosi, e la multidisciplinarietà del percorso diagnostico-terapeutico: la sclerosi multipla è una patologia molto complessa e il nostro Centro è in grado di affrontarla mettendo a disposizione tutte le competenze specialistiche necessarie. L’incontro di sabato rientra nell’impegno e nella volontà di mettere sempre il paziente al centro, offrendogli non solo le terapie più innovative, ma anche supporto, informazioni e servizi».

La sclerosi multipla è una patologia cronica, progressiva e invalidante, che colpisce il sistema nervoso centrale (Snc). È detta anche sindrome demielinizzante, perché nel suo decorso distrugge la mielina, guaina protettiva che avvolge ed isola le fibre nervose e che permette loro di condurre gli impulsi dalle diverse aree del SNC alla periferia e viceversa.

Nel mondo, si contano circa 3 milioni di persone con sclerosi multipla, di cui 450.000 in Europa e circa 60.000 in Italia. Il nostro Paese appartiene alla zona a più alto rischio di malattia, con una percentuale d’incidenza annuale di circa 1 caso ogni 1.050 abitanti e 1.809 casi ogni anno, che vuol dire 1 diagnosi ogni 4 ore. La sclerosi multipla si sviluppa tipicamente tra i 15 e i 50 anni, con un’età media d’insorgenza tra i 20 e i 40 anni, e colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di quasi 3:1.

L’approccio terapeutico della sclerosi multipla ha fatto in questi ultimi anni grandi passi avanti con l’avvento della prima terapia orale, disponibile in Italia da circa un anno e utilizzata già in quasi tutti i Centri: «avere a disposizione una valida alternativa terapeutica a somministrazione orale – spiega Totaro – può contribuire a migliorare oltre il decorso della malattia anche la qualità della vita e l’aderenza del paziente alla terapia. L’aderenza alle terapie è fondamentale quando si tratta di patologie ad andamento cronico ed evolutivo come la sclerosi multipla».

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