
Il programma Tempus finanzia la modernizzazione delle università nei paesi partner e contribuisce alla creazione di un’area di cooperazione nel settore dell’istruzione universitaria tra l’Unione Europea e i paesi partner confinanti con l’Unione Europea. L’università dell’Aquila partecipa al programma fin dalla prima edizione e da allora ha gestito 16 progetti.
Il programma è molto selettivo, la percentuale di approvazione è circa del 10% e nell’ultimo bando sono stati approvati solo 6 progetti che vedono come capofila una università italiana. Il progetto approvato all’università dell’Aquila è “[i]Student Support and Development Services – Ssds[/i]” che vedrà lo sviluppo congiunto tra università europee (Italia, Romania, Estonia, Inghilterra) e non EU (Georgia, Azerbaijan, Kazaklhstan, Kyrgyzstan, Israele)
In questo quadro, lunedì 19 novembre, nella sede della conferenza dei rettori delle università Italiane (Crui), si è svolta la giornata informativa nazionale del Programma Tempus IV. Alla presenza del direttore generale del Miur, Daniele Livon, e dei rappresentanti europei dell’autorità di gestione. La professoressa Anna Tozzi è stata inserita nel programma di giornata con un intervento sul tema: “[i]L’Università dell’Aquila e il programma Tempus: Buone prassi e risultati[/i]”.
«Il programma Tempus – sottolinea il rettore dell’università dell’Aquila Ferdinando di Orio – è uno dei programmi più importanti promossi dall’Eacea (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency), con la finalità di favorire la convergenza delle politiche europee nel settore universitario sugli obiettivi delineati dall’agenda di Lisbona e dal Processo di Bologna. L’invito della Crui e l’intervento della professoressa Tozzi sottolineano il ruolo di primo livello che l’ateneo aquilano ormai recita stabilmente per ciò che riguarda la partecipazione a programmi internazionali».
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