Attualità

Web tv: il futuro della tradizione

di Alessia Lombardo

VARESE – Con la messa in discussione del giornale carteceo, che giorno dopo giorno viene “minacciato” dalle testate web, anche la televisione sta pian piano prendendo coscienza delle potenzialità delle web tv.

L’erosione della tv generalista, che sta perdendo audience, pubblicità e ascolti, è già iniziata da tempo.

Entro il 2014 il traffico in rete sarà controllato sui video on-line.

Il fattore social, come per i giornali, riguarda anche la tv. I social infatti stanno trasformando la web tv in social tv.

Un evento partecipativo, come le catastrofi naturali e una storica nevicata, vedono una sorta di “giornalismo partecipativo” dei lettori che, sul posto, inviano le prime immagini dell’evento nefasto.

Per Giampaolo Colletti di Altratv.tv «I vecchi media stanno cannibalizzando quello che avviene in rete. C’è un nuovo modo di concepire la tv che coinvolge e intercetta la scaletta. Il passaggio successivo sarà quello di aprirsi ai social e avviare un dialogo sul tema delle metriche, di partecipazione».

«Per ascoltare – ha aggiunto nel dibattito della tre giorni varesina Glocal news – occorre fare una scelta di campo, per una focalizzazione sul territorio».

Sulla stessa linea è Angelo Cimarosti (YouReportter) «Occorre – ha detto – una categorizzazione sul territorio, bisogna trovare e lavorare sulle specificità».

Necessario e attuale l’argomento di citazione della fonte, occorre anche alfabetizzare sull’utilizzo del materiale video in rete. Una volta realizzato è fondamentale inserire il contenuto in una logica social e mobile, che vede giornalmente una crescita esponenziale.

Che fine faranno le tv? Fedele Confalonieri recentemente sostenuto che si andrà avanti ancora per 50-60 anni. L’evoluzione è piccola, ma il sistema televisivo si sta erodendo. C’è chi si augura che tra 10-15 anni resti un consorzio sui media indipendenti. Insieme si può incidere.