
Appello per L’Aquila chiede trasparenza e tempestività all’amministrazione comunale al fine di risolvere il problema della mancata riattivazione della convenzione fra Abi e cassa depositi e prestiti che ha fatto venir meno per i cittadino la possibilità di ricorrere al contributo agevolato tramite l’accensione di un conto bloccato in banca. Unica [i]chance [/i]al momento è il ricorso al contributo diretto che comporta tempi biblici.
«Il contributo agevolato è stata una delle poche cose che ha funzionato nella ricostruzione – ha spiegato il capogruppo di Appello per L’Aquila, Ettore Di Cesare – I tempi del contributo diretto non sono compatibili con quelli delle imprese: alcune ditte che hanno lavorato su case B molte aspettano ancora i soldi. In questo modo le piccole imprese saranno penalizzate e potrebbero andare a gambe all’aria».
Di Cesare ha ricordato che il contributo agevolato è stato adottato anche dall’Emilia, anche se con accrediti alla banche per stati di avanzamento. «Questo è un momento cruciale, il Comune deve essere chiaro su questo argomento. É necessario discuterne prima che i giochi siano fatti».
Medesima chiarezza viene chiesta da ApL sulla priorità della ricostruzione: ci vuole un cronoprogramma chiaro con risorse certe. Per questo occorre un confronto franco con tutta la città. A.Cal.
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