Attualità

Torna l’ora solare, tristezza in agguato

Lancette indietro di un’ora nella notte fra sabato 27 e domenica 28 ottobre. Torna infatti l’ora solare che ci accompagnerà fino al 31 marzo del 2013. Gli italiani godranno di un’ora in più di sonno, pagando lo scotto di vivere giornate con un’ora in meno di sole.

Termina così dopo 7 mesi l’ora legale, la variazione convenzionale dell’orario astronomico, solitamente in anticipazione rispetto a esso. Con l’uso dell’ora legale si determina che, per un dato territorio, l’ora ufficiale dello stato venga calcolata in anticipo rispetto all’ora solare (naturale). Le ragioni sono due: da un lato questa misura consente risparmi energetici, poichè centrando una parte rilevante delle attività durante le ore di luce solare si riduce il ricorso all’illuminazione artificiale; dall’altro i cittadini possono beneficiare di un maggior numero di ore di luce solare.

PSICOLOGA, CAMBIANO I RITMI E L’UMORE – Ridurre l’esposizione al sole può causare stanchezza, irritabilità, tristezza: per questo è bene prepararsi all’ora solare, impostando in anticipo la vita sui nuovi ritmi. Questo il consiglio della psicologa Paola Vinciguerra, presidente dell’associazione europea attacchi di panico (Eurodap) in vista dello spostamento delle lancette indietro di un’ora nella notte tra sabato e domenica.

«Siamo sempre sensibili ai cambiamenti ambientali che come quelli metereologici hanno un effetto e un’influenza su tutti noi – spiega Vinciguerra – L’ora solare è vissuta da alcuni come la privazione di un’ora di vita: è vero che acquisiamo un’ora di mattina, ma ce ne accorgiamo meno perchè viviamo un’ora in più al buio nel pomeriggio. Questo può causare un affaticamento che nei soggetti depressi rischia di diventare tristezza acuta e angoscia».

Per molti il ritorno all’ora solare è il segno della fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, il passaggio dall’euforia e della gioia di vivere della vacanza alla malinconia di giornate passate al chiuso, alla ricerca di protezione. «Per questo – suggerisce l’esperta – è bene abituarsi prima impostando la vita sul nuovo orario e trascorrere un fine settimana rilassati: bisogna cercare di compiere un cambiamento a livello mentale, sapendo che si avrà un’ora in più di sonno e una in meno nella serata, sfruttando il weekend, che è il momento meno ritualistico rispetto ai giorni lavorativi scanditi da orari. Altrimenti, lunedì ci si troverà con i ritmi saltati e sarà più difficile adattarsi».

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