
Nel “regalo”, i camerini non erano evidentemente contemplati e neanche nel progetto a quanto pare. Sicché il Comune dell’Aquila dovrà mettere mani al portafogli, produrre il progetto e sborsare i fondi per i famigerati locali che rendono l’[url”auditorium di Renzo Piano”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=36835&typeb=0&07-10-2012–Alla-scoperta-dell-auditorium-di-Renzo-Piano-[Fotografie][/url], sebbene inaugurato, ancora off-limits.
Nessuna polemica, si può solo dire grazie alla Provincia di Trento e al maestro Renzo Piano. Il punto è che i camerini per le orchestre che saranno ospitate sono una necessità. Perciò la somma per realizzarli, 200 mila euro, figura già nel piano triennale delle Opere Pubbliche inserita nella annualità in corso. Non saranno troppi 200 mila euro?
L’assessore alle Opere Pubbliche Alfredo Moroni assicura di no, visto che la cifra comprende anche gli arredi, sarebbe insomma chiavi in mano. Il dato che stupisce tuttavia è che l’amministrazione non sia riuscita a realizzare i camerini nell’ambito della somma donata dalla Provincia autonoma di Trento. Tutto, comunque, sarà fatto in fretta. Su tratta di uno sforzo non indifferente per l’amministrazione comunale alla luce di un poverissimo piano triennale per le opere pubbliche che per l’anno in corso prevede un massimo di 3 milioni e mezzo di euro circa. Questa è la cifra massima di indebitamento che il comune può contrarre con la cassa depositi e prestiti per progetti che devono essere presentati entro il 15 novembre. Una somma che condizionerà anche le due annualità successive (il totale dei tre anni è infatti di oltre 11 milioni di euro).
Per l’anno in corso, poco più di 260 mila euro andranno alla viabilità, allo stadio di acquasanta 600 mila euro, agli impianti sportivi 300 mila euro, 250 mila alla manutenzione del verde, ai cimiteri 300 mila, 700 mila all’illuminazione e altrettanti per il terzo lotto di Viale Corrado Iv. Queste le cifre più significative anticipate dall’assessore alle Opere Pubbliche Alfredo Moroni. Nelle opere di project financing (per cui si attendono investimenti di privati) figura la sede unica comunale da ricavare all’Autoparco per un importo di 25 milioni di euro, le strutture polivalenti nel progetto case, il polifunzionale presso l’ex mattatoio, un altro a San Pietro della Jenca e un parcheggio interrato al di sotto del mercato di piazza D’Armi.
Sempre sul fronte della ricostruzione il sindaco Massimo Cialente, a margine della [url”celebrazione dei 150 della Camera di Commercio dell’Aquila”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=37530&typeb=0&Brindisi-per-i-150-anni-della-Camera-di-commercio[/url] ha commentato positivamente la nomina dei due capi degli uffici speciali. «La sede di quello aquilano, presieduto da Aielli, sarà ricavata al piano terra del dipartimento della Ricostruzione – ha spiegato Cialente – il primo atto del manager sarà quello di scegliere i 25 lavoratori a tempo determinato dell’ufficio speciale che avranno un contratto per tre anni e saranno individuati attraverso un bando di imminente uscita». Il sindaco ora vuol davvero partire in quarta: «Nel 2016 a quest’ora prenderemo un caffè nella sala Eden». Ancora: «Nel giro di un paio di giorni arriveranno i 470 milioni: per prima cosa pagheremo tre mensilità di cas».
[A.C.]