Cronaca

Ricostruziopoli, a rischio lavori di 30 case

Potrebbe paralizzarsi la ricostruzione di una trentina di case classificate “E” dopo il sisma dell’Aquila, con lavori già assegnati per sei milioni di euro, a causa degli sviluppi dell’inchiesta della procura della Repubblica del capoluogo nota come “Ricostruziopoli“. Ad affermarlo è Ferdinando Paone, l’avvocato dell’imprenditore Carlo Ciotti, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa e falso.

Parlando dei lavori alle case “E”, spiega il legale, «in questa situazione vanno avanti nei limiti in cui possono andare avanti. Se non lo rimettono fuori – aggiunge poi – i cantieri rischiano il blocco con tutte le conseguenze. Stiamo cercando di mandarli avanti comunque».

Un motivo in più di riflessione per il giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Romano Gargarella, che con tutta probabilità domani deciderà sull’istanza di rimessione di libertà dell’indagato presentata dall’avvocato Paone.

Intanto si terrà il prossimo 2 ottobre l’udienza preliminare in cui sarà conferito l’incarico per l’incidente probatorio a un consulente che dovrà occuparsi delle perizie in tutti i cantieri, come deciso dal Gip Gargarella in accordo sia con l’accusa che con la difesa dopo l’interrogatorio di garanzia di Ciotti.