Muore Armstrong, toccò la luna per primo

26 agosto 2012 | 14:32
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Muore Armstrong, toccò la luna per primo

Fu il primo uomo a posare piede sulla luna, nell’ormai lontano 20 luglio 1969. Oggi Neil Armstrong ha lasciato questa terra a 82 anni per complicazioni cardiovascolari, in seguito ad una delicatissima operazione al cuore subita all’inizio di agosto.

Insieme con Edwin Buzz Aldrin e Michael Collins quel giorno di 43 anni fa emozionò un’intera generazione. E le sue prime parole, appena toccato il suolo lunare, sono ormai sui libri di storia: “[i]That’s one small step for [a] man, one giant leap for mankind[/i]”, un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l’umanità.

Armstrong, nelle ore passate sulla Luna, insieme con Aldrin raccolse reperti, scattò fotografie, fece esperimenti, gettò le basi per la futura esplorazione dello spazio. Dopo di loro altri dieci astronauti americani lasciarono le loro impronte sulla luna tra il 1969 e il 1972. Armstrong mostrò anche un enorme coraggio, quando il computer del modulo lunare Eagle in fase di atterraggio fece le bizze, prese i comandi manuali e atterrò: “Houston, qui Base della Tranquillità. L’Aquila è atterrata”, disse alla fine della spericolata ma decisiva manovra, facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo.

Dopo quel passo storico ha continuato a insegnare all’università e le sue apparizioni negli anni sono state sporadiche. Solo nel 2010 fece parlare di sé per essere per la prima volta intervenuto nel dibattito politico, criticando la politica spaziale dell’amministrazione Obama che, in tempi di crisi economica, aveva secondo lui indebolito il ruolo della Nasa promuovendo la corsa allo spazio da parte delle compagnie private.

L’iconica impronta del piede di Armstrong è ancora sulla luna e come afferma la Nasa nel suo sito web “potrebbe restarci per un milione di anni”.