Irish pub, Guinness da 1206 giorni

Via Sassa tre anni dopo, 1206 giorni dopo. Tanti sentimenti contrastanti si rincorrono sui volti delle persone che incredule scendono a piedi verso piazza San Biagio: emozione e angoscia, speranza e disperazione.

Tutt’intorno la desolazione dei soliti vicoli gelidi e puntellati e nel cielo una grande gru che sembra voler vegliare su questo nuovo pezzo di città restituito alla vita.

1206 giorni che Francesco Del Prete e Andrea Ventruto non avevano trascorso con le mani in mano. Il Silvestro’s Irish Pub infatti era stato ricollocato già nell’estate del 2009 in viale della Croce Rossa, dove i due imprenditori della notte avevano continuato ad intrattenere gli aquilani senza perdersi d’animo.

Ceduta l’attività in viale della Croce Rossa e terminati i lavori di ristrutturazione, i due soci sono tornati in via Sassa nello storico locale che gestivano insieme da ormai 13 anni.

Ma l’Irish piccolo, così erano soliti chiamarlo gli aquilani, era stato aperto 17 anni fa da Daniele Lo Shamano Banelli, Francesco Scipioni e Glauco De Meo.

Verso le 19:30 Andrea Ventruto ha suonato la campana del bancone e la birra ha ricominciato a scorrere anche in via Sassa.

Ma una nuova movida interessa ormai L’Aquila e i locali del centro. Nella notte aquilana si incontrano, infatti, ragazzi con i bottiglioni da 5 litri pieni di Mojito [i]home made[/i], o con le buste dei supermercati piene di bottiglie di super alcolici. Un’analisi sociologica dettagliata potrebbe dipanare questo nuovo quadro delle nuove generazioni della notte. O piuttosto un’analisi attenta dei nuovi studenti che affollano le facoltà dell’università aquilana.