Disabile scalerà il Velino

19 giugno 2012 | 12:31
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Disabile scalerà il Velino

Il parco regionale Sirente Velino e FederTrek coronano il sogno di un disabile motorio: scalare il monte Velino in sella ad una speciale carrozzina da montagna, la joelette.

L’escursione, che apre le porte a un mondo proibito per i portatori di handicap, è prevista per 23 giugno: una squadra di volontari, assistita da personale dell’area protetta, inizierà a spingere la joelette lungo il sentiero principale che da Santa Maria in Valle Porclaneta (1.006 metri) conduce al monte Velino. La prima tappa sarà la capanna di Sevice (2.119 metri) dove la carovana passerà la notte per poi riprendere il viaggio la mattina successiva fino alla cima della montagna (2.486 metri)

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La speciale scalata in montagna secondo il presidente dell’area protetta regionale, Simone Angelosante, ha un preciso obiettivo: «far conoscere a un ampio pubblico le possibilità di questo semplice, ma eccezionale strumento per un escursionismo solidale». «Questa spedizione – spiega il responsabile dell’area sociale di Federtrek Leonardo Paleari – vuole dimostrare cosa può fare una piccola invenzione, la joelette, poco più di una carriola, quando si coniuga con l’amicizia. Per un disabile in carrozzella il solo fatto di andare in mezzo a un prato, trovarsi dentro un bosco è un’esperienza straordinaria. Da alcuni anni in Federtrek usiamo questo strumento, condividendo escursioni con amici disabili, solitamente con dislivelli di 300-400 metri. Stavolta abbiamo pensato di arrivare in cima a una grande montagna come il Velino con un ragazzo originario di Canistro, che arriverà appositamente da Avignone, dove vive con i genitori emigrati. Il nostro intento è di attirare l’attenzione del mondo escursionistico sulla validità di questo strumento per una montagna più accessibile e condivisa».

E’ possibile ipotizzare l’avvio di un percorso per l’escursionismo solidale nella regione dei Parchi? «Sì, ma bisogna superare certe preclusioni burocratiche, che in fondo sono pregiudizi mentali. Le joelette sono già in dotazione in alcune aree protette (il Parco dei Monti Lucretili, la Riserva di Zompo lo Schioppo, le Sorgenti del Pescara), ma sono quasi inutilizzate per difficoltà di mansionario. I Parchi potrebbero invece formare un gruppo addestrato nell’uso della joelette e offrire il servizio alle scuole che vengono per l’educazione ambientale: spesso le classi in cui c’è un disabile rinunciano alle uscite nella natura per non escludere il diversamente abile. Oltre a questa attività diretta, i parchi potrebbero mettere le joelettes a disposizione dei gruppi escursionistici, pubblicizzando il servizio offerto. Ovviamente nel gruppo deve esserci qualcuno esperto nell’uso della joelette: per questo è utile organizzare dei corsi di formazione. Nell’ambito Federtrek l’associazione “Il cammino Possibile” si occupa proprio di organizzare tali corsi per Enti o realtà associative».

L’evento potrebbe rappresentare un “passo” importante per i disabili verso un mondo finora proibito.

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