
Prima della fine dell’anno il comitato promotore per la candidatura dell’Aquila a capitale europea della cultura 2019 si insedierà nel cuore del centro storico aquilano. A renderlo noto è il Comune dell’Aquila, annunciando che questa mattina l’assessore alla Cultura Stefania Pezzopane ha effettuato un sopralluogo al cantiere di palazzetto dei Nobili, insieme al direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo Fabrizio Magani, all’assessore Pietro Di Stefano, agli architetti Vladimiro Placidi, Corrado Marsili e Giuseppe Di Girolamo, e al titolare dell’impresa che sta effettuando le opere di restauro, Aldo Carpineta. Con lei anche Errico Centofanti, responsabile del progetto culturale della candidatura.
«Ho visitato il cantiere con una forte emozione – ha commentato Stefania Pezzopane – immaginando il giorno in cui cominceremo le attività del comitato per la candidatura dell’Aquila a città europea della cultura. Un segnale molto forte rientrare nel luogo che in precedenza ha ospitato proprio gli uffici dell’assessorato alla Cultura, vicino a Palazzo Margherita, sede del Comune e cuore della Città». «Peraltro – ha aggiunto l’assessore Di Stefano – Palazzetto dei Nobili rientra in un comparto quasi del tutto appaltato o in corso di appalto che, nel giro di un anno e mezzo vedrà un forte movimento di ripresa».
«Palazzetto dei Nobili – ha spiegato Carpineta- ha subito danni soprattutto nella parte frontale, andata in ribaltamento perché aggiunta in tempi più recenti rispetto al blocco posteriore originario. Anche i restauri che sono stati fatti negli anni 90, purtroppo, non hanno portato benefici a livello strutturale, così come la sostituzione del tetto, originariamente in legno, col cemento armato, fattore estremamente negativo in termini di stabilità. I lavori stanno comunque andando avanti – ha terminato l’imprenditore – pur con qualche piccolo inconveniente. Faremo di tutto per riconsegnarli nel mese di ottobre, così come programmato».
Palazzetto de Nobili o palazzo della magnifica camera, restaurato grazie anche ai fondi della Camera dei Deputati, diventerà la prima struttura in cui il Comune tornerà ad operare in centro storico divenendo, oltre che sede del comitato, anche simbolo della città che riparte dalla sua vocazione più importante.
«Solo in epoca piuttosto recente – come ha spiegato Errico Centofanti – era invalso l’uso di denominare palazzetto dei Nobili l’edificio che dopo il terremoto del 1703, venne acquisito della congregazione dei Nobili e che, per secoli, era stato sede dei Signori della Camera, cioè dell’organo di governo della Città. Lo attesta, in primo luogo, l’iscrizione del 1514 apposta, insieme con le civiche insegne, sul portale di Via Camponeschi; lo attestano gli autorevoli e meticolosi studi di Raffaele Colapietra, lo attestano i numerosissimi documenti d’archivio».
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