Milan, che errore con Thiago Silva

A Parigi dicono che l’annuncio ufficiale dell’arrivo di Thiago Silva al Psg arrivi in giornata. Oggi o domani, poco cambia perchè ciò che conta è l’accordo fra gli uomini di Al Thani e Galliani ormai in dirittura d’arrivo: 42 milioni ai rossoneri più 8 milioni di bonus legati al rendimento del brasiliano; 40 milioni in 4 anni al giocatore; altrettanti di tasse a carico del suo novo club.

Un’operazione dal costo complessivo di 130 milioni per il club del ricchissimo signore arabo, assiso su un patrimonio di circa 5 mila miliardi di euro.

Un errore madornale per il Milan. Forse Thiago Silva non rappresenta(va) il 50 % del valore della squadra, scuramente ne è (era) un pilastro fondamentale. Ma questo è un giocatore troppo importante, pr ilmpresente e per il futuro: non doveva essere ceduto al 100%. Il 99,99% assicurato da Galliani non è stato sufficiente e si vede come le cose stiano andando a finire.

Basti ricordare che cos’è accaduto dopo l’infortunio di Thiago Silva con la Roma, causato dall’azzardato impiego deciso da Allegri, il quale non ha più potuto impiegare il campione sino a fine stagione: Milan fuori dalla Champios League per mano del Barcellona, MiIan crollato sul vialone d’arrivo dello scudetto, conquistato dalla Juve.

Le proteste dei tifosi a cominciare dai Milanisti Non Evoluti ( http://www.facebook.com/groups/344219285620337/) che già due anni fa manifestarono a Milanello contro la politica societaria sono legittime e motivate.

Tant’è vero che anche la consigliera d’amministrazione Barbara Berlusconi non le ha mandate a dire né al padre né a Galliani, scatenando un altro putiferio in Via Turati dove, ormai, lo scontro al vertice fra l’erede del Cavaliere e il vicepresidente vicario è all’ordine del giorno.

C’è di peggio. C’è la ribellione di Cassano che in Polonia ha sparato cannonate contro Galliani. C’è la rabbia di Ibrahimovic, segnalato alquanto nervoso nel ritiro ucraino della Svezia e non soltanto per gli strascichi della sconfitta con la Nazionale di Shevchenko. Ci sono le preoccupazioni di Boateng, espresse con un linguaggio più diplomatico, ma altrettanto significativo.

Come dice Boban, uno che sul Mian ha titolo di parlare e di calcio se n’intende, «Thiago Silva vale tre volte Piquè”. E e vale tre volte Piquè, mai e poi mai deve essere ceduto. Infatti, andrà al Psg».

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