
di Goffredo Palmerini*
E’ deceduto stanotte, presso l’ospedale civile di Teramo dove da due mesi era ricoverato, l’onorevole Alberto Aiardi, figura di spicco nel mondo politico abruzzese e nazionale.
Nato nel 1935 a Pistoia, era teramano ed abruzzese di adozione. Laureato in giurisprudenza, ma con grandi competenze nel campo dell’economia, è stato uno dei pilastri della Democrazia Cristiana abruzzese.
Amministratore comunale a Teramo, poi parlamentare per cinque legislature consecutive (dal 1972 al 1992) alla Camera dei Deputati, più volte sottosegretario al Bilancio e Programmazione economica (Governi Craxi I e II, Fanfani V e VI), è stato un politico raffinato e di grandi vedute, aperto al dialogo e profondamente impegnato anche sui problemi dell’emigrazione, ricoprendo per molti anni l’incarico di vice presidente nazionale dell’Anfe, l’associazione per le famiglie degli emigrati fondata nel 1947 dalla deputata costituente aquilana Maria Agamben Federici, che ne fu presidente sin dalla fondazione e fino alla sua morte, nel 1984.
Politico accorto e di grande carisma, cultore di temi economici e valente saggista, l’onorevole Aiardi lascia una grande eredità alla storia politica abruzzese, avendo egli arricchito la cultura della nostra regione con numerose pubblicazioni e saggi sull’Abruzzo nel secondo dopoguerra, essenziali per chiunque voglia conoscere a fondo la storia regionale, in campo economico e sociale. Rilevante il suo contributo, in Parlamento e nelle istituzioni, per la crescita e lo sviluppo dell’Abruzzo e, particolarmente, del territorio teramano. E’ una grave perdita per l’Abruzzo.
L’Associazione Nazionale Famiglie Emigrati (Anfe) che lo ha avuto come ai suoi vertici per molti anni, accanto alla sua fondatrice Maria Federici, lo ricorda con affetto per il suo appassionato impegno in favore del mondo dell’emigrazione, che Egli ha condotto con grande competenza, sia in Italia che tra le nostre comunità all’estero. E’ recente il suo ultimo significativo contributo storico e culturale, reso al Convegno tenutosi nel febbraio scorso a Teramo, organizzato da Anfe e Inner Wheel, sulle figure di Maria Federici e Cristina di Svezia. Il presidente nazionale dell’Anfe, Paolo Genco, a nome di tutte le delegazioni dell’associazione all’estero e di tutte le sedi in Italia, fa giungere alla sua famiglia la partecipazione dell’associazione al dolore per la scomparsa dell’onorevole Alberto Aiardi.
[i]*delegato ANFE per l’Abruzzo
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IL RICORDO DEL PRESIDENTE DELL’ANFE
[i]«Parlare di Alberto Aiardi mi riempie di grande commozione e mi porta indietro negli anni quando ho iniziato a militare all’interno della sua amata ANFE, che ha avuto il privilegio e l’onore di averlo vice Presidente nazionale per lungo tempo. La sua rettitudine, il suo rigore morale, la sua autorevolezza hanno rappresentato per me un forte esempio da seguire per condurre e rappresentare la nostra Associazione.
Il mio ricordo va a quegli anni quando, Egli al vertice dell’Associazione, ci onorava con la sua presenza e con il suo esempio nelle assemblee nazionali e ai comitati direttivi, intervenendo con la sua saggezza, guidandoci e invitandoci – noi molto più giovani – a seguire i valori fondanti dell’ANFE, ad assistere gli emigrati e loro famiglie con atti piccoli, quotidiani e concreti ma soprattutto continui. Ed è quello che oggi i rappresentanti dell’ANFE fanno in Italia e nel mondo.
Voglio ricordare il grande impegno profuso per l’ANFE, le battaglie politiche che Egli ha condotto nel Parlamento della Repubblica per i nostri connazionali emigrati. E poi la meritoria opera bibliografica che ci consegna e che rappresenta, per tutti noi, un rilevante punto di riferimento per la ricostruzione storica della nostra Associazione.
Alberto Aiardi ci lascia proprio nell’anno in cui l’ANFE ha deciso di festeggiare in modo solenne il suo 65° anniversario. Per la preparazione di questo importante evento Egli è stato il nostro mentore. Nei nostri programmi c’era quello di intervistarlo, proprio nei prossimi giorni, per la realizzazione del documentario che Giovanna Taviani s’appresta a girare sulla storia dell’ANFE e sulla figura della fondatrice, la deputata costituente Maria Federici. Grazie alle pubblicazioni dell’on. Aiardi e ai suoi ricordi siamo riusciti a scrivere una sceneggiatura che proverà a restituire, con immagini, parole e documenti, la storia dell’ANFE a tutti gli Italiani.
Sarà il grande assente. Ancora una volta lo citeremo e lo avremo con noi attraverso la sua opera, la sua vita e la sua storia, che rimane oggi e per sempre illuminante nel nostro cammino.
Assieme a tutti gli amici dell’ANFE, in Italia e nel mondo, e in modo particolare al nostro presidente onorario sen. Learco Saporito, porgo le sentite condoglianze alla Signora Aiardi, ai familiari, a tutti gli amici oggi presenti e a tutti quelli che hanno avuto l’onore di conoscere Alberto Aiardi e stimarlo come grande uomo. Ciao Alberto, ci mancherai tanto».
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Paolo Genco, Presidente Nazionale ANFE
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