Usa smentiscono ‘epidemia di Zombie’

4 giugno 2012 | 12:48
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Usa smentiscono ‘epidemia di Zombie’

Le autorità americane si sono trovate costrette a smentire che nel Paese sia in corso «un’epidemia di antropofagia» o che ci sia un’imminente «Zombie Apocalypse», come più di qualcuno ha sostenuto su internet.

A far scattare l’allarme tra la popolazione da un capo all’altro degli Stati Uniti è stata l’ondata di crimini recenti in cui sono stati protagonisti assassini che mangiano le proprie vittime. La serie è iniziata una settimana fa a Miami, quando un povero senzatetto si è ritrovato sotto l’attacco di un uomo, nudo, probabilmente in preda alle allucinazioni, che gli ha divorato parte della faccia. Il cannibale è stato ucciso dalla polizia e la sua vittima se la caverà, anche se rimarrà per sempre sfigurato.

Martedì scorso, invece, uno studente di 21 anni, Alexander Kinyua, del Maryland, ha ammesso di aver fatto a pezzi il suo compagno di stanza e di averne mangiato il cuore e il cervello. Un altro caso c’è poi stato in Canada, dove un uomo, un attore porno, avrebbe ucciso un giovane con un punteruolo per ghiaccio, ne avrebbe smembrato il corpo e poi mangiato le carni. Non contento l’Hannibal Lecter della situazione ha poi spedito per posta ‘pezzi’ della sua vittima. Ora è caccia all’uomo in Francia, dove pare sia sbarcato l’uomo.

In questo quadro, il ‘[i]Centers for Disease Control and Prevention[/i]’, un’agenzia federale sotto il controllo del ministero della Sanità, ha detto che non c’è da preoccuparsi e che gli zombie non esistono. «Cdc – ha specificato il portavoce David Daigle in una email all’Huffington Post – non è a conoscenza di un virus e di una condizione in grado di rianimare i morti o che esistano sintomi paragonabili a quelli degli zombie».

CATTURATO PORNOKILLER LUKA ROCCO MAGNOTTA, ERA IN UN CYBERCAFFÈ A BERLINO – L’ex pornoattore canadese Luka Rocco Magnotta, 29 anni, ricercato per aver ucciso e fatto a pezzi uno studente cinese a Montreal, è stato arrestato in un cybercaffè a Berlino. Lo riferisce la Bild sul suo sito web citando la polizia. Il primo giugno l’Interpol aveva diffuso un mandato di arresto internazionale nei confronti del presunto omicida in vista della sua estradizione. La polizia francese aveva trovato tracce del suo passaggio a Parigi da dove si era allontanato in autobus.