
Continuano gli appuntamenti culturali organizzati dalla Provincia dell’Aquila: domani, venerdì 25 maggio alle ore 18, la sala multimediale della biblioteca provinciale Tommasi ospiterà un un incontro con Giovanni D’Alessandro, uno tra i più apprezzati scrittori italiani contemporanei, vincitore di premi locali e internazionali.
Grande appassionato dell’Abruzzo montano D’Alessandro ha dichiarato in un’intervista, che la nostra regione «lo prende al cuore» perché terra magica e ‘Abruzzo nel cuore’ – come spiega il presidente della provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo – è il nome dell’incontro che abbiamo voluto organizzare, un omaggio ad uno scrittore che con magistrale capacità descrittiva, con sensibilità ed amore ha dedicato pagine importanti al nostro territorio, svelandone il fascino e rendendolo amabile».
Giovanni D’Alessandro, nato a Ravenna in una famiglia di origini abruzzesi ha ambientato quasi tutte le sue opere nell’Abruzzo aquilano.
Nella Sulmona del primo settecento è ambientato il romanzo d’esordio [i]Se un Dio pietoso[/i], storia di bellezza e d’arte. Sempre nella città di Ovidio, ma questa volta in piena seconda guerra mondiale, si svolge la storia di Ada, giovane donna italiana perdutamente innamorata di un soldato austriaco, protagonista de [i]La puttana del tedesco[/i]. Nel 2008 viene alla luce il suo primo libro di racconti, [i]Il guardiano dei giardini del cielo[/i], quindi nel 2009 pubblica [i]Sulle rovine di noi[/i], tributo alle vittime del sisma aquilano, dove presenta tre racconti molto diversi tra loro ma tutti incentrati sul capoluogo abruzzese: nel primo, D’Alessandro rievoca un episodio autobiografico, una notte da ricordare passata insonne nella meravigliosa città dell’Aquila, avvolto da un’atmosfera incantata e sospesa durante un agosto della sua giovinezza. Il secondo presenta una serie di personaggi che raccontano in prima persona la propria tragica esperienza la notte del 6 aprile 2009. L’ultimo si snoda durante un altro terribile terremoto, quello che sconvolse la città nel 1703.
Nel 2011 presenta l’ultimo romanzo, [i]Soli[/i], in parte ambientato in uno sperduto oratorio sui monti d’Abruzzo, Monte Monaco, antico nome di Bominaco, derivante appunto da Mons Monachus- Mommenàco-Bominaco. Un romanzo thriller dove passione per la ricerca e miserie del mondo accademico vengono a scontrarsi in un’atmosfera carica di mistero, di tensioni emotive, di percezioni extrasensoriali, ma anche di tenerezza e di forza, una realtà avvincente senza spazio e senza tempo.
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