Il calcio pulito di Zeman

[i]di Xavier Jacobelli[/i] – Zdenek Zeman ha qualcosa in comune con Joseba Etxeberria, mitico attaccante dell’Athletic BiIlbao che ha giocato gratis l’ultimo anno della sua carriera in segno di gratitudine verso il club basco, dal quale aveva ricevuto fama, successo e denaro.

Nella splendida intervista rilasciata a Nicola Binda e pubblicata stamane sulla Gazzetta dello Sport, l’uomo che ha riportato in Pescara in serie A, dice fra l’altro: «Resto in Abruzzo e, se retrocedo, pago io la società. Ho ricevuto più di 500 messaggi di complimenti per la promozione, non ho risposto: fatelo voi per me. Alla gente piace il mio calcio, io faccio calcio per la gente. Qualche addetto ai lavori storce il naso e mi dispiace. Io voglio allenare per migliorare i giocatori”.

A chi si domanda come mai, in questi giorni, il calcio italiano stia riscoprendo questo signore di 65 anni dalle idee coraggiose e dall’anticonformismo proverbiale, si potrebbe rispondere che alla gente piace il gioco di Zeman perchè è pulito. Perchè è intriso di sacrificio, umiltà, allenamenti durisismi, voglia di migliorarsi sempre e di non mollare mai.

Sono concetti troppo impegnativi per quelli del calcioscommesse che si vendevano le partite, calpestando la passione di milioni di tifosi? Tanto peggio per i venduti che in queste ore cercano comunque di sfangarla.

 

Dicono in Federcalcio: a mano a mano che si avvicina il 31 maggio, giorno della prima udienza del processo sportivo per le scommesse, troncone cremonese, la corsa al pentimento si affolla, manco fosse l’ultima chance di qualificazione alle Olimpiadi.

L’accostamento non suoni blasfemo. Perchè, mai come nel verminaio scoperchiato dai magistrati cremonesi, baresi, calabresi, napoletani e di altre procure, la distanza tra i frabutti che calpestano la passione di milioni di sportivi e gli ideali olimpici è apparsa tanto siderale.

Proprio per questo, i 15 tesserati pentiti che sfilano davanti a Palazzi e cantano la loro versione, per ottenere gli sconti di pena previsti dal patteggiamento, non hanno diritto a nessuna clemenza. Che parlino e poi vengano radiati. Come dice Platini: chi imbroglia deve essere cacciato dal calcio per sempre. Siamo perfettamente d’accordo.

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