
«Un’altro macigno rischia di abbattersi sull’Abruzzo». Ad annunciarlo è la Cisl Abruzzo che spiega che «gli ultimi decreti predisposti dal governo per compensare i debiti e crediti delle imprese verso la pubblica amministrazioni, rappresentano un’ importante boccata di ossigeno per il lavoro e le imprese, ma quest’agevolazione non è prevista per la Regione Abruzzo perché soggetta al commissariamento nel settore sanità».
In particolare secondo quanto rilevato dalla Cisl «il decreto non si applica a sei regioni italiane: Abruzzo, Lazio, Campania, Molise, Puglia, Calabria. Questo impedirebbe alle imprese e ai fornitori di beni e servizi verso la pubblica amministrazione, nelle sei Regioni, di poter avere la certificazione del credito e richiedere dal sistema bancario la liquidità corrispondente».
«È un provvedimento ingiusto, iniquo e necessariamente da modificare – commenta Maurizio Spina, segretario Cisl Abruzzo – Con questa decisione del governo nazionale l’Abruzzo rischia di pagare due volte: da una parte con i costi già sopportati dai lavoratori e dalle imprese per il rientro dal deficit della sanità attraverso un aumento della pressione fiscale e, dall’altra, con nessun riconoscimento per il risanamento avvenuto con sacrifici».
«Bisogna intervenire subito – continua Spina- il presidente Chiodi, i parlamentari e il patto devono attivare una strategia comune al fine che il testo del decreto venga modificato durante l’iter di approvazione in Parlamento. Nel corso della riunione del patto, con il sistema bancario sul tema del credito, già avevamo richiesto un intervento immediato al presidente della Regione rispetto al rischio che l’Abruzzo potesse correre rimanendo esclusa dalla possibilità di accedere al provvedimento, in fase di discussione al Governo. Questa misura per l’Abruzzo rappresenterebbe, in una fase di difficoltà di liquidità del sistema economico, un importante segnale di sostegno alla ripresa del sistema economico».
«Unire le forze per cambiare il decreto è possibile – conclude il Segretario della Cisl Abruzzo- l’Abruzzo ha diritto di essere inserita nel decreto»
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