Cronaca

Bonura, per la polizia gesto volontario

La polizia di Las Palmas nelle Canarie avrebbe archiviato il “caso” della morte del giovane aquilano Roberto Bonura come riconducibile ad un gesto volontario. Lo scrive oggi “Il Messaggero”, riferendo il particolare secondo cui sulla scogliera, oltre ai propri vestiti, avrebbe lasciato il suo documento d’identità. Roberto Bonura aveva deciso che il corpo che sarebbe finito in mare doveva essere subito identificato.

Questa ipotesi però stride con il racconto e il ricordo che di lui hanno familiari e amici come persona ben lontana dall’architettare e mettere in pratica un gesto così forte come sarebbe potuto essere un suicidio.

Poi gli strani segni al collo, allo stomaco, al torace, riconducibili sempre secondo le indagini della polizia spagnola a una zuffa scoppiata qualche giorno prima. Poi la rapina nella quale Roberto Bonura sarebbe stato derubato di ogni cosa, compreso il documento di riconoscimento, poi ricomparso sul promontorio.

Il giovane era in vacanza sull’isola per festeggiare insieme al padre e ad altri amici il suo compleanno. Poi dopo qualche giorno il padre era rientrato all’Aquila. Venerdì Roberto lo aveva chiamato per comunicargli di aver smarrito le carte di credito. Il padre di Roberto Bonura, ex vice sindaco del capoluogo di regione, aveva provveduto subito a prenotare un volo per il rientro del giovane. L’uomo aveva poi perso i contatti e solamente domenica mattina aveva avuto la notizia del ritrovamento del corpo del figlio in mare. Il rinvenimento di segni allo stomaco, al collo e al torace aveva fatto inizialemnte ipotizzata la morte violenta. Alcune testimonianze raccolte dalla polizia locale dell’isola hanno ribaltato la dinamica dei fatti. Roberto Bonura sarebbe stato visto salire sul promontorio, togliersi i vestiti e lanciarsi nel vuoto.

Per altri, invece, nonostante i tre anni dai tragici accadimenti, il giovane impiegato della Provincia non avrebbe mai nascosto una certa malinconia, esplosa nel corso di una manifestazione culturale nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, quando lesse il racconto della maledetta notte del terremoto e dei momenti in cui era impegnato a soccorrere i feriti e poi dello sconforto e del dolore nel constatare che il resto della famiglia a Campo di Fossa era stata sepolta dalle macerie dalle quali solo il padre e la sorella furono estratti per miracolo. E proprio a Collemaggio giovedì notte è stata organizzata una veglia di preghiera. Il rientro della salma è previsto per domani, intorno alle 14, dopo aver fatto uno scalo a Madrid. I funerali si svolgeranno invece venerdì (non si sa ancora l’orario) nel Comune di Castelvecchio Calvisio, luogo in cui è sepolta Nadia Ciuffini, sua madre.

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