Terrae Motus. Shut out – chiusi fuori

di Paola Marulli

I due artisti sulmontini Monticelli & Pagone portano al Muspaq, sede del contemporaneo del capoluogo abruzzese, una selezione dei loro lavori più recenti. Nel ciclo di opere proposte gli artisti si prefiggono l’intento di celebrare la raccolta voluta dal collezionista partenopeo Lucio Amelio [i]Terrae Motus[/i], dopo il terremoto che colpì l’Irpinia nel 1980: testimonianza di solidarietà di numerosi artisti di fama internazionale.

Terrae Motus. Shut out – chiusi fuori, questo il titolo completo della personale curata da Martina Sconci presentata ieri a L’Aquila.

La mostra cerca di attivare nello spettatore un pensiero sull’importanza che l’attività artistica può avere in occasioni di tragedie e sottolinea la condizione innaturale dei cittadini aquilani che sono appunto “chiusi fuori” dalla loro identità storica.

Il doppio e la specularità sono i temi della loro indagine artistica ed estetica che viene portata avanti, appunto, in coppia e l’azione creativa viene intesa come duplice per poi risolversi nella singola espressione. I tratti neri che compongono le loro creazioni richiamano alla mente le macchie di Rorschach, utilizzate nello studio della personalità, ed è proprio questo l’intento dei due artisti: una riflessione profonda sull’ambiguità dell’uomo, l’io e il suo doppio. Figure immobili come statue antiche che hanno perso però la loro unicità e si trovano a doversi confrontare con la loro copia monocroma frammentata e negativa, che a livello figurativo potrebbe rappresentare l’ombra simbolica carica dei connotati della nostra identità.

I soggetti di M&P veicolano, sui loro corpi anonimi, loghi e simboli della più radicata contemporaneità ‘indossati’ come feticci: dalle Converse, alla scritta Facebook, passando per vertiginosi tacchi a spillo rossi.

Chiusi fuori sia da loro stessi che dalla loro città, gli aquilani si trovano a vivere come una reminiscenza la loro vita passata e il ‘loro doppio’ gioca un ruolo ancora fondamentale nel ricordo di una quotidianità che stenta a riemergere per tornare ad essere ‘io’.

Per chi fosse disposto ad un confronto diretto con le creature ambigue di Monticelli & Pagone, la mostra è visitabile nei locali del Muspaq fino al 26 maggio.

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