Da Messina a L’Aquila: mostra sui terremoti d’Italia

Pesaro – 1908 Reggio Calabria e Messina, 1915 Avezzano, 1930 Vulture, 1968 Belice, 1976 Friuli, 1980 Irpinia, 1997 Umbria e Marche, 2009 L’Aquila. Sono le date e i luoghi che contraddistinguono la storia sismica del nostro Paese. Le loro immagini sono esposte a Pesaro nella mostra “Terremoti d’Italia“, curata dalla Protezione civile italiana, nell’ambito della manifestazione “Io non tremo” promossa dall’ordine degli ingegneri della provincia di Pesaro Urbino e dedicata alla prevenzione antisismica.

Oltre alle foto storiche, la mostra è caratterizzata da video che propongono immagini in bianco nero del primo Novecento fino ai drammatici istanti del 6 aprile a L’Aquila e qualche chicca come un “Sismoscopio” cinese del 132 d.C., un sismografo [i]ante litteram[/i].

Protagonista della giornata inaugurale di venerdì scorso, a cui hanno partecipato molti studenti e intere scolaresche, una piattaforma sismica in grado di simulare una scossa di terremoto. A fare da guida il profesor Mauro Dolce del dipartimento nazionale della Protezione civile. I ragazzi sono saliti sulla piattaforma con i loro caschetti e hanno provato l’intensità di una scossa dello stesso grado di quella che alle 3:32 del 6 aprile del 2009 distrusse il centro storico de L’Aquila.

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