
L’assemblea dei candidati e degli iscritti dell’IdV ha ratificato a maggioranza l’apparentamento fra Angelo Mancini e Massimo Cialente. Un accordo siglato qualche ora prima in occasione di un incontro fra i segretari regionali Mascitelli e Paolucci.
Sempre più complessa la situazione delle alleanze a due giorni dalla scadenza per gli apparentamenti (domani). In città ricomincia la giostra dei Big con l’arrivo il 18 maggio prossimo di Pierferdinando Casini in città per la seconda volta a sostegno di Giorgio De Matteis.
Intanto il Pdl romano sembra aver “scaricato” Pierluigi Properzi stringendo una santa alleanza con Giorgio De Matteis in assenza del professore e dei vertici locali del partito. Così non si è fatta attendere la reazione di Pierluigi Properzi che, avendo in campo ufficialmente l’onere delle indicazioni di voto, si esprime consigliando una sentita libertà di voto, frantumando ancor più il centro destra.
Contraddittorio dunque il messaggio che giunge all’elettorato del centro destra: in un orecchio si dice loro votate per De Matteis; nell’altro: siate liberi di scegliere. Il candidato di Domani l’aquila non sembra aver gradito il surrogato dell’accordo politico fatto al posto di un auspicato apparentamento che avrebbe dato più visibilità al gruppo consiliare.
Anche Enzo Lombardi critica aspramente l’accordo romano, «raggiunto in un sottoscala – dice – escludendo i vertici locali». Sono tante le parole al veleno contro De Matteis che non lo avrebbe fatto candidare. «E’ un arrogante, dice, perciò è meglio scegliere il male minore che in questo caso sarebbe Massimo Cialente». Insomma Lombardi, dopo aver sostenuto l’Udc pro De Matteis, ha deciso di cambiare cavallo.
Intanto i vertici locali del Pdl stanno a guardare la nave che affonda, mentre Massimo Cialente, sornione, butta là una frase che non può non passare inosservata: «Properzi è una risorsa per questa città e per l’amministrazione».
Il più corteggiato della giornata però è stato senza dubbio Angelo Mancini che obtorto collo si troverà ad appoggiare anche lui il “male minore”. «Ho avuto un incontro cordiale con Giorgio de Matteis – ha riferito ieri prima della quadratura del cerchio Mancini – io non gli ho chiesto niente e lui non mi ha chiesto niente. Stiamo comunque ragionando per chiudere un accordo con Massimo Cialente. I vertici regionali e nazionali dell’IdV e del Pd vogliono un apparentamento perchè in questo modo rafforzeremmo la nostra presenza in consiglio».
Tuttavia Giorgio De Matteis non demorde e annuncia: vedrete cosa accadrà fra qualche giorno, convinto di riuscire a portare ancora a casa il risultato.
Il sindaco Cialente intanto prima dell’accordo tecnico con Macini aveva sottolineato che l’unico problema sarebbe stato dover rinunciare ad un consigliere: «la mia maggioranza sarebbe composta da 20 consiglieri e dunque non sarebbe blindata per le modifiche statutarie che necessitano dei due terzi».
Fra le modifiche in vista Cialente intenderebbe modificare lo statuto con l’abolizione dei monogruppi: «un gruppo consiliare – dice dovrebbe avere almeno tre consiglieri». Seconda battaglia di moralizzazione è il pagamento del gettone solo a chi abbia partecipato al 50% delle votazioni in aula. Cialente ha poi annunciato che saranno nominati 9 assessori di cui 4 donne.
Dura la reazione di Giorgio de Matteis in relazione alla campagna acquisti di Cialente: «Ha aperto la sua bancarella – ha detto – pensando di poter comprare i voti della gente con la merce in vendita. Gli elettori moderati non potranno certo votare per lui. La sua è la mossa disperata di chi ha capito che i voti attesi non arriveranno».
Insomma De Matteis è convinto che non può esserci accordo che tenga con Cialente e che una parte dell’elettorato di Mancini voterà comunque per lui. A.Cal.
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