Cronaca

Funerali ultrà: Pescara, tifo da stadio

Pescara – Migliaia di persone in corteo dall’obitorio dell’ospedale di Pescara fino allo stadio Adriatico “Cornacchia” dove, accolto da un interminabile applauso e dai cori degli ultrà, il feretro di Domenico Rigante – tifoso biancoazzurro 24enne ucciso da alcuni rom il primo maggio in casa d’amici – ha transitato davanti alla curva Nord, storico settore dei tifosi del Pescara Calcio, tra fumogeni, petardi e fuochi d’artificio per poi fare un giro di campo.

Tanti gli striscioni in ricordo del 24enne: “Fiero guerriero hai sempre combattuto… Solo contro l’infamia nulla hai potuto! Ciao Domenico”, si legge nel più grande di questi, posizionato sugli spalti della curva Nord. “Sarai sempre con noi non ti lasceremo mai” hanno cantato ininterrottamente i presenti, tra le lacrime degli amici di Rigante. Biancazzurra la bara del 24enne, con incisi il simbolo del delfino del Pescara Calcio e dei Pescara Rangers, club a cui il giovane era iscritto.

Il corteo, sulle note dell’inno del Pescara Calcio, si sta spostando ora verso la chiesa del Santissimo Crocifisso di Villaggio Alcyone a Pescara, dove verranno celebrati i funerali.

Tra i tanti presenti ci sono anche i genitori di Rigante, che in lacrime hanno lasciato lo stadio sorretti dagli amici del ventiquattrenne. Molti dei conoscenti del tifoso biancazzurro indossano una t-shirt bianca con la foto di Rigante e con la scritta “Sempre con noi”. Molti dei presenti, quando il carro funebre è stato aperto, hanno toccato la bara per un ultimo saluto, depositando decine di sciarpe biancazzurre. Presenti anche molti tifosi del Messina e del Vicenza, squadre gemellate con il Pescara. Tra le tante corone di fiori presenti davanti alla chiesa c’é ne anche una della curva nord del Livorno, squadra in cui giocava Piermario Morosini, morto durante la partita a Pescara lo scorso 14 aprile.

Minacce, cori e attacchi pesantissimi nei confronti dei rom da parte degli ultrà del Pescara Calcio e degli amici del 24enne tifoso biancoazzurro ucciso. «Li cacciamo via da Pescara» hanno ripetuto in coro a lungo i presenti. «Tornerete a vivere nelle roulotte e non nelle case” hanno urlato alcuni tifosi. Non sono mancati attacchi più duri e minacce di morte».

STRISCIONE DAVANTI CHIESA ‘ORA TIFA DALLA CURVA DEGLI ANGELI’ – La bara biancoazzurra di Domenico Rigante è stata trasportata a spalla dagli amici per alcuni chilometri, dallo stadio di Pescara alla chiesa del Santissimo Crocifisso, dove sono in corso i funerali. Migliaia di persone, tra applausi e cori, hanno seguito il feretro fino alla parrocchia. Il ‘tifo’ degli amici di Rigante si è placato solo quando la folla ha fatto spazio alla compagna del giovane che, tra le lacrime, è entrata in chiesa insieme alla figlia di quattro mesi.

Centinaia le persone presenti nell’edificio, ancora di più quelle nel piazzale antistante. Per alcuni minuti i parenti e gli amici di Rigante hanno pianto sulla bara biancoazzurra, davanti all’altare, e hanno mostrato ai presenti una maglia del Pescara Calcio con il numero 24, età del giovane, e la scritta “D. Gemellone”, soprannome di Rigante. Tante le scritte e gli striscioni dentro e fuori la chiesa, come quello che recita “ora tifa dalla curva degli angeli”. Alla cerimonia funebre partecipano, tra gli altri, il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, e il sindaco del capoluogo adriatico, Luigi Albore Mascia.

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