Il “dopo Pasqua”: dieta e esercizio fisico, benessere o tortura?

L’Aquila, 15 apr 2012 – La Pasqua è appena trascorsa, con l’annessa semi – abbuffata di Pasquetta, e ciò che lascia a noi donne come sorpresina nell’uovo, è proprio quel chilo di troppo che vorremmo ad ogni costo far scomparire. Perché, più che il regalino misterioso nascosto, a noi interessa, è il caso di dirlo, proprio l’involucro di cioccolato fondente o al latte che lo contiene!
Si sa, la Pasqua è come una forte sbronza, per molte golose come noi, ed il "dopo Pasqua", quel periodo di dieta cioè che incomincia la mattina del martedì per finire i primi giorni d’estate circa, a volte può essere un toccasana, altre volte, invece, quando non è intrapreso nella maniera migliore, può diventare una vera tortura.
Ebbene, la maggior parte dell’universo femminile, è luogo comune, si affida ai "saggi" consigli di internet per perdere peso facilmente dopo Pasqua, molto spesso cadendo in trappola. “Non è oro tutto ciò che luccica” vi direbbe la mente, anche perché, di solito, chi promette una dieta senza sforzi o sacrifici aggiunti, o è un mago, o vuol prenderci in giro. E allora ecco qua un piccolo “vademecum” del “dopo Pasqua”, che potrebbe aiutarvi a vederci più chiaro nella notte delle diete fai da te.
Ovviamente la Pasqua non può essere messa in parallelo al Natale – dopo il quale non basterebbe una sola dieta ipocalorica a farci sbarazzare dei suoi grassi ricordini – ma contando le varie colombe farcite, le pastiere, le uova di cioccolata, le lasagne e quant’altro, si potrebbe arrivare anche ad assumere nel periodo pasquale, circa 6mila calorie al giorno. Le lasagne al ragù, ad esempio, forniscono un apporto calorico pari a 600 chilocalorie, una sola porzione di costolette di agnello ne “regala” 300 e, udite, udite, un’unica fetta di pastiera napoletana ne fornisce ben 600. Per non contare i chili presi con gli alcolici. Si sa che durante le festività se ne fa un uso spropositato, piacciono a tutti (o quasi), ma questi tutti o quasi non sanno forse che un bicchiere di vino e uno di spumante ce ne offrono 200, di chilocalorie.
Gli esperti raccomandano: la dieta del “dopo Pasqua” non deve apportare più di mille calorie giornaliere e dovrebbe essere accompagnata da una leggera attività fisica; si dovrebbe quindi ricominciare a prediligere i cereali integrali alle colombe, frutta e verdura – coppia che non passa mai di moda- al posto dell’agnello pasquale, magari cruda. Si raccomanda anche di bere molta acqua per la depurazione e di assumere delle tisane. Bisogna ricordare, inoltre, che perdere peso velocemente non fa bene alla salute e potrebbe farci ingrassare ancor di più se solo smettessimo di seguire questa tortura, un giorno.
Altro dato importante da tenere presente per il “dopo Pasqua”, è l’indice di massa corporea o IMC: attraverso questo valore, infatti, ci si rende realmente conto se si è in sovrappeso e quindi se si deve dimagrire, o se basta solamente un po’ di sport per tonificare il proprio corpo. Altro “aiuto” controlla – peso è il fabbisogno energetico, che indica di quante calorie quotidiane ha bisogno il nostro organismo per svolgere le attività di tutti i giorni. Una volta scoperto il dato, si potrebbe formulare una dieta fatta apposta per noi, magari togliendo 200 o 300 calorie all’apporto giornaliero solito, così da perdere peso in salute.
Il periodo del “dopo Pasqua”, perciò, deve essere una specie di percorso di depurazione, soprattutto nei primi giorni; bisogna cioè depurare l’organismo da tutto ciò che si è accumulato in queste festività, e un altro segreto utile potrebbe essere quello di mangiare verdure di stagione lontano dai pasti. Niente digiuni – farebbero più male che bene – ma pasti regolari che contengano la giusta dose di carboidrati, come pasta o riso integrali, e la giusta dose di proteine, come pesce o una fettina di carne bianca. La sera inoltre, quando il corpo è stanco e non bisogna “affaticarlo” troppo con grassi e cibi calorici da digerire, meglio assaggiare un buon minestrone di verdure e legumi. Salutari e appetitosi anche i finocchi e le cipolle, da sempre considerati alimenti molto “depurativi”.
Si consiglia inoltre di eliminare i grassi saturi, contenuti nella carne rossa e nelle uova e di nutrirsi invece dei grassi insaturi, come quelli che troviamo nell’olio d’oliva e nel pesce. La Coldiretti ha poi consigliato di condire le insalate e le verdure con olio extra vergine d’oliva, poiché ricco di tocoferolo, un antiossidante che combatte l’invecchiamento dell’organismo e favorisce l’eliminazione delle scorie metaboliche, e abbondante succo di limone che purifica l’organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue; il limone, inoltre, è un ottimo astringente. Buon appetito donne di tutto il mondo, che la pazienza di dimagrire naturalmente sia con voi sempre.
(g.c)