Sanità: Chiodi, ecco gli investimenti sugli ospedali

Torrevecchia Teatina (Chieti), 14 apr 2012 – La presentazione di un nuovo master di formazione a distanza in Direzione e management delle aziende sanitarie a Torrevecchia Teatina – che ospita l’Università telematica "Leonardo Da Vinci" legata all’Università D’Annunzio di Chieti – è stata l’occasione per il presidente della Regione Abruzzo e commissario per la Sanità, Gianni Chiodi, di illustrare «lo storico risultato di un avanzo del sistema sanitario regionale per il 2011 di circa 61 milioni di euro, a soli tre anni dal default e dal commissariamento».

Su questo dato il Commissario ha illustrato il percorso che ha portato la Regione «a uscire dal novero delle regioni canaglia e diventare modello di riferimento». Ma la nuova stagione «coincide con un cambio di passo di tutto il sistema sanitario. Una volta messi a posto i conti e attivati tutti i controlli, è necessario guardare ai servizi, all’offerta e agli investimenti».

Su questo punto, il Commissario ha parlato di «una nuova politica di programmazione con investimenti specifici in campo sanitario, ma soprattutto l’avvio dei processi di assunzione di personale dopo lo sblocco del turn-over da parte del Ministero, possibile solo dopo aver presentato i conti in ordine». Il riferimento è all’adeguamento del personale nel 2011, «con 1.118 tra conferme di precari e nuove assunzioni, per il personale medico, infermieristico e paramedico". Ma è sul fronte degli investimenti che il Commissario ha parlato di "grande passo in avanti per modernizzare la nostra sanità».

«Per il presidio ospedaliero di Pescara – ha spiegato – abbiamo previsto investimenti strutturali e sull’impiantistica per 28 milioni di euro, mentre 12 milioni serviranno per il complesso operatorio dell’ospedale di Penne (Pescara)». E poi, per la Asl Lanciano-Vasto-Chieti, «l’impegno finanziario arriva a 40 milioni di euro, con 25 destinati all’ospedale clinicizzato di Chieti dove abbiamo completato la sala operatoria, mentre gli altri 15 distribuiti negli ospedali di Lanciano, Atessa, Ortona e Vasto».

Una somma pari a 13 milioni di euro è stata, invece, destinata all’ospedale di Avezzano «per lavori su radiologia interventistica, sale operatorie, pronto soccorso e adeguamento e messa in sicurezza». Gli interventi di investimento riguardano anche gli ospedali di Teramo (16 milioni di euro) e hanno già interessato quello dell’Aquila con 36 milioni, comprensivo della ristrutturazione dell’ex Onpi.

LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO MASTER –  Nasce in Abruzzo il primo master di formazione a distanza di secondo livello in Direzione e management delle aziende sanitarie. L’iniziativa è stata presentata oggi a Torrevecchia Teatina, che ospita l’Universita’ telematica "Leonardo Da Vinci" legata all’Università D’Annunzio di Chieti.  

All’avvio del Master, organizzato grazie alla collaborazione della Regione Abruzzo e dell’Agenzia sanitaria regionale, era presente, oltre a Chiodi, il sub commissario Giovanna Baraldi.

L’organizzazione del master di secondo livello rappresenta «un importante salto di qualità del nostro sistema di formazione sanitaria – ha detto il presidente della Regione – e deve essere visto come una esigenza primaria per il nostro territorio. Questa è una regione che ha un gap legato alla gestione dei sistemi sanitari che deve essere al più presto colmato e in questo i processi di formazione, nei quali rientra questo master in direzione e management, sono destinati a recitare un ruolo primario».

Il Master telematico di formazione a distanza, nella sua prima edizione, si rivolgerà a 80 studenti selezionati su 120 domande di ammissione. «Le materie principali – ha spiegato il rettore dell’Università telematica, Fabio Capani – saranno: legislazione sanitaria, gestione delle risorse umane, tecniche di valutazione costi e benefici e laboratorio di team-leadership. Una prima sessione di esame e’ prevista a luglio, mentre la chiusura del Master sarà a novembre».

SCLOCCO E D’AMICO: NON SI CONDIVIDONO LE SCELTE IMPORTANTI – «Ancora una volta non si condividono scelte importanti in materia di sanità». A sottolinearlo sono Marinella Sclocco  e Giovanni D’Amico, consigliere e vicepresidente del Consiglio che per il Pd che si occupano di sociale e sanità. «Mentre Chiodi annuncia disavanzo di 61milioni di euro – spiegano – il suo sub commissario approva un piano per la residenzialità che non piace a nessuno. Nessuna condivisione, come sempre del resto, sulle scelte in materia socio-sanitaria. La percentuale della compartecipazione andrà dunque calcolata in base all’ISEE (lo strumento cui si fa riferimento per calcolare se e quanto il cittadino deve partecipare alla spesa per le prestazioni sociali che gli vengono erogate), ma sembrerebbe che anche essa andrà rimodulata, secondo il decreto salva Italia nell’articolo 5  del Decreto-legge 201/2011, infatti, si dedica a “Introduzione dell’ISEE per la concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali, con destinazione dei relativi risparmi a favore delle famiglie».

«Attualmente – aggiungono i consiglieri –  per accedere ai benefici per le prestazioni di tipo sociale ci si rivolge ad patronato o ad un CAAF con la documentazione relativa alla condizione economica dell’intero nucleo. Viene elaborata la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) cioè l’autocertificazione con cui il cittadino richiede le prestazioni agevolate. Da quando nel 2002 è stata introdotta ISEE ad oggi le richieste di agevolazioni sono triplicate. Ovvero la richiesta ai servizi socio sanitari è aumentata.  Rimodulando le fasce ISEE in realtà si scatena una sorta di guerra tra poveri. Quelli che oggi si vedevano iscritti ad una categoria di compartecipazione potrebbero vedersi aumentare il contributo il cui ricavato andrebbe a coprire parte dei servizi da erogare ad altro individuo. Dunque lo stato in materia non investe, non garantisce nulla. Ora invece di annunciare 1118 nuovi posti di lavoro, che ben vengano, si garantisse finalmente l’attuazione dell’integrazione socio-sanitaria come previsto dal (nostro) piano operativo e mai attuato. Si garantiscano per i residenti in Abruzzo i livelli essenziali di assistenza, si condividano coi componenti l’assise regionale le future scelte nella sanità rispettando i territori. Del resto il presidente ha dichiarato di aver pareggiato i conti concludono Sclocco e D’Amico-   dunque i presupporti del commissariamento vengono meno. Abbassi le tasse e nomini un nuovo assessore, col quale il consiglio intero possa confrontarsi in materia».

D’ALESSANDRO (IDV): «FONDI PER GLI OSPEDALI, DA CHIODI UNA BALLA AL GIORNO» «E’ più forte di lui, non riesce a passare la giornata senza rifilarci una qualsiasi frottola che la dice lunga sulla serietà e sulla correttezza anche nei confronti di chi le notizie poi deve diffonderle!», è la dichiarazione del vice Capogruppo regionale dell’Idv, Cesare D’Alessandro, in risposta alle dichiarazioni del Governatore Chiodi, il quale, «nel mentre inaugurava un Master in direzione e management a Torrevecchia Teatina, ha snocciolato un elenco di interventi per ben 145 milioni presso le quattro Asl abruzzesi, inanellando uno dietro l’altro i nomi degli ospedali in cui si faranno opere infrastrutturali e di impiantistica».

«Cifre puntuali e precise – commenta D’Alessandro – che non sono il frutto di una dichiarazione estemporanea bensì il risultato di un’attenta lettura a cui ha fatto seguito un comunicato alla stampa. Sennonché, se qualcuno avesse voglia di andare a rileggersi le dichiarazioni di oltre due anni or sono dell’allora assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, ci troverebbe le stesse cifre, gli stessi importi, gli stessi ospedali, le stesse apparecchiature, gli stessi impianti, le stesse sale operatorie citate oggi da Chiodi! Ma signor Governatore, a che g
ioco giochiamo? Stiamo parlando di finanziamenti ex art. 20 (L. 67/88) già disponibili da due anni o forse più, che finora Lei, con i suoi pagatissimi direttori generali, non ha avuto la benché minima capacità di spendere. Oggi, mostrando un cinismo politico senza precedenti, vuol far passare per una notizia positiva ciò che meriterebbe una commissione d’inchiesta per i ritardi con cui questi fondi verranno spesi? Abbia almeno il pudore di star zitto», conclude il consigliere dell’IdV, «e non giochi la sua partita elettorale sulla pelle degli ammalati; se poi crede che abbiamo l’anello al naso, si sbaglia di grosso e glielo dimostreranno gli abruzzesi alla prima occasione utile, quando la giudicheranno come il più grande pinocchio della storia quarantennale della nostra regione».