Politica

Srour contro Cialente: “ha tenuto nel cassetto 20 milioni di euro di fondi regionali”

L’Aquila, 13 apr 2012 – Altro che tergicristallo: Mimmo Srour è pentito di aver appoggiato il sindaco nel 2007. «É vero: feci l’errore di far eleggere Cialente  – ha confessato in occasione della presentazione della lista dell’Udeur a sostegno di Giorgio De Matteis – Non era capace di governare la città nemmeno in tempi ordinari, figuriamoci con il terremoto. Lui sa fare solo  polemica e demagogia, governare è un’altra storia. Quando ero assessore cercai di dare una mano: avevamo dato 363 mila euro per l’adeguamento sismico della scuola elementare di Arischia che non sono mai stati spesi. Arrivato il sisma la scuola è stata demolita.  Poi stanziammo 470 mila euro scuola per la De Amicis, mai spesi. Attribuito 1 milione 200 mila euro per la strada di Gignano. Idem, non spesi. Intonsi anche i 10 milioni di euro per i programmi integrati di sviluppo urbano. Arrivato il sisma sono stati rimodulati e ridotti a 8 milioni; ora mi dicono che il comune li ha destinati alle mura di cinta della città, ma il ministero dice che non si può fare. Uno che non ha saputo spendere i fondi regionali che aveva come fa a spendere i soldi del terremoto? In compenso ci hanno fatto tante rotatorie, ma la città ha bisogno di altro».

Le accuse di Srour hanno fatto accendere Giorgio De Matteis che mai come in questa occasione è stato così aggressivo nei confronti del sindaco: «Cialente sta mettendo in piedi una città transitoria che si regge sulle sabbie mobili – ha tuonato –  Nessuno vuole l’auditorium temporaneo di Renzo piano eppure si fa. Stesso discorso vale per il piastrone di cemento in piazza d’armi». Per non parlare poi del capitolo casette: «Come si prorogano? –  chiede De Matteis –  La proroga vale anche per quelli che le hanno costruire sull’acqua o nel giardino di casa? Cialente dimentica che il condono e una legge nazionale». Come sindaco De Matteis ritiene che il problema casette  va affrontato caso per caso. Poi il cavallo di battaglia Carispaq: «Come vice presidente del Consiglio regionale scriverò a Odorici per sapere l’introito nelle casse di Carispaq, quanto ha reinvestito e quanto ha portato  fuori dalla città». Fra le priorità dell’aspirante sindaco:  la riorganizzare la macchina comunale; un vero piano di ricostruzione partecipato e non uno scatolone vuoto che è stato fatto.

Nella lista Udeur, rispettata la quota rosa, ci sono due ex assessori, David Filieri e Roberta Celi, imprenditori. «Candidati che si sono prestati  – ha detto Srour – nonostante ci sia una nausea diffusa per la politica. Siamo riusciti a convincere persone perbene e persone indignate. Ognuno deve dire la sua sia da candidato sia da cittadino. Non è democratico dire non vado a votare».