Grillo: «Con noi salto nel buio, con loro suicidio assistito»

L’Aquila, 12 apr 2012 – Prima di salire sul palco di piazza Duomo per la sua performace, una via di mezzo fra un comizio e un mini show, Beppe Grillo ha fatto un rapido giro in centro prendendo un caffè in piazza Duomo. Aggressivo con la stampa, soprattutto contro «i cronisti dei giornali sovvenzionati che sono la cancrena di questo Paese», il leader del movimento Cinque stelle si è subito reso conto che in centro sono rimasti i cani, la polizia e l’esercito. Meglio Pochi ma buoni, perchè i cambiamenti straordinari non si fanno con le masse.
«Con noi un salto nel buio, con loro un suicidio assistito» ha aggiunto ironico. Il camper di Beppe Grillo stasera ha raggiunto Piazza Duomo per presentare la ricetta del cambiamento: Enza Blundo sindaco. Sul palco ha schierato la sua squadra. Si è voltato, li ha osservati attentamente poi ha detto: «Chi li conosce? Sono giovani e inesperti? Meglio così, almeno non sanno truccare un bilancio. E’ chiaro che non ce la faremo a far eleggere questo meraviglioso sindaco, potrebbe anche essere. intanto con qualche consigliere eletto saremo il nuovo cordone ombelicale di questa città».
Non sono mancate le frecciata al “rigor Montis“, a Maroni che somiglia ad un rappresentante dell’Oreal e alle piaghe d’Italia, Paese in cui si esportano laureati e si importa manovalanza. Un cenno poi a Giampaolo Giuliani, in platea, «preso per matto perché diceva la verità».
Il movimento Cinque stelle è in oltre 200 città chiamate al voto: «I partiti hanno paura di noi – ha aggiunto Grillo – perché nel 2013 saremo al 20%. Io sogno il giorno di vedere un presidente del consiglio di 30 anni che va a lavorare in bicicletta». Non a caso nella lista dei grillini ci sono molti ragazzi, ognuno con un buon motivo per candidarsi: c’è la laureata in economia che lavora in rosticceria, la psicologa impiegata in una call center, il cittadino qualunque che vuole far tornare solo la sua città a vivere, la dicittenne che vuole cominciare a vivere e non sopravvivere; chi vuol restituire L’Aquila agli aquilani e non ai partiti. C’è anche la mamma candidata perchè i suoi tre figli non debbano fuggire dall’Aquila. A.Cal