Attualità

Rischio sismico Latina: chiesta indagine all’istituto di geofisica

Latina, 22 mar 2012 – «Dobbiamo procedere ad un attento monitoraggio, ma sono state escluse possibilità di rischio per persone o cose legate allo sciame sismico in atto a Latina». L’assessore alla Protezione civile del Comune di Latina, Gianluca Di Cocco, riassume così l’esito di una riunione sul tema delle azioni di protezione civile da mettere in atto in caso di calamità naturali e, in particolare, di eventi sismici che si è tenuta la settimana scorsa a Latina.

All’incontro, oltre a Di Cocco, hanno partecipato l’ingegnere Umberto Martone del servizio Protezione civile del Comune, il geologo Carlo Perotto, dell’amministrazione provinciale, il geologo Massimo Amodio, incaricato dall’ufficio ambiente del Comune di procedere alla zonizzazione sismica del territorio comunale, l’ingegnere Francesco Romagnoli, esperto di eventi sismici ed inviato dall’Ordine degli ingeneri di Latina a L’Aquila in occasione del terremoto e i rappresentanti delle associazioni e gruppi di protezione civile che operano a Latina.

«I due geologi – si legge in una nota pubblicata sul sito del Comune di Latina il 13 marzo –  hanno illustrato le caratteristiche del territorio di Latina in relazione ai recenti fenomeni sismici che hanno avuto l’epicentro nella zona di Tor Tre Ponti a Latina. I due professionisti hanno sottolineato che il territorio di Latina è a basso rischio sismico (Zona sismica classificata 3A), ma occorre che il fenomeno venga monitorato con la dovuta attenzione. In particolare, il geologo Amodio proseguirà nel suo lavoro di zonizzazione, mentre è stato chiesto ufficialmente all’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di effettuare una indagine approfondita sui fenomeni sismici in atto a Latina».
                                  
«Confermo – ha aggiunto l’assessore Di Cocco – che stiamo lavorando per una collaborazione per quel che riguarda le procedure d’emergenza territoriali, per le scuole, le aziende, le abitazioni in genere con tutti gli attori che ruotano attorno alle emergenze, dai Geologi, alla Protezione Civile del Comune di Latina, ai Vigili del Fuoco, alla Croce Rossa Italiana, alle forze dell’ordine, per studiare tutte quelle procedure d’emergenza territoriale che possono essere suddivise in eventi straordinari non prevedibili o programmati. Stiamo già producendo un opuscolo informativo sui rischi sismici e le conseguenze che diffonderemo presto».

Nei primi giorni di marzo anche un consigliere della Provincia di Latina, Domenico Guidi, si è interessato alla questione del rischio sismico e – secondo quanto diffuso dall’agenzia parlamentare AgenParl – ha presentato un’interrogazione a risposta urgente scritta e orale, rivolta al presidente della Provincia di Latina, al presidente del Consiglio Provinciale e all’assessore all’Ambiente della Provincia di Latina al fine di acquisire informazioni sulla predisposizione di un piano di evacuazione contro i terremoti e «piano di monitoraggio della presenza di Radon».

Secondo quanto riportato da AgenParl Guidi avrebbe chiesto «Quale azione di prevenzione e/o quale piano ha predisposto e posto in campo l’amministrazione provinciale e, se non lo ha fatto, se intende farsi promotrice di un’azione nei confronti del Governo e dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al fine di ottenere al più presto un monitoraggio sul territorio.  Ci si rende conto che il ripetersi costante delle scosse sta generando un clima di disagio e di paura nella popolazione che seppur serenamente e senza eccessivi allarmismi, ha comunque il diritto di sapere e di conoscere la realtà come mutata rispetto a un territorio che considerato estraneo a qualsiasi fenomeno sismico. Si chiede di sapere altresì, se esiste un Piano di monitoraggio della presenza di Radon eventualmente quali sono gli istituti scolastici nei quali si è registrato uno sforamento dei limiti di radon consentiti dalla legge. Quali concrete iniziative la Provincia di Latina intende adottare ed in quali tempi certi, al fine di avere sotto controllo i valori del predetto gas in tutti gli istituti scolastici presenti sul territorio pontino. Se sono a conoscenza della Guida per la popolazione sul Radon predisposta dall’Arpalazio e dall’Ispra e cosa si intende porre in essere per portarla a conoscenza della popolazione».