Abruzzo: torna Pecunia, progetto per valorizzare la lana di pecora

Assergi, 19 mar 2012 – ‘Pecunia non olet’, ossia il denaro non ha odore. Ma pecunia era il sinonimo di ricchezza, e guarda caso proveniva da pecus ossia pecora. Ecco allora che il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dopo i lusinghieri risultati ottenuti nelle due passate campagne di tosa, anche nel 2012 dà seguito al progetto "Pecunia", con l’obiettivo di valorizzare, anche economicamente, le lane prodotte nell’area protetta continuando il partenariato con l’Associazione Regionale Allevatori d’Abruzzo e l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità (UTB) dell’Aquila.

L’obiettivo dell’iniziativa è di raccogliere almeno 50.000 Kg di lana proveniente dalla tosa di pecore di qualsiasi razza, da inviare al nuovo Centro Unico di Stoccaggio e Cernita istituito presso il Centro Pilota San Marco di Castel del Monte (L’Aquila) del Corpo Forestale dello Stato – Ufficio Territoriale per la Biodiversità. Da questa struttura la lana, dopo una classificazione generale ed una prima pressatura, sarà trasportata in un centro specializzato in selezione, per essere poi collocata sul mercato nazionale e internazionale.

Gli utili derivanti dalla vendita della lana saranno completamente ridistribuiti tra gli allevatori aderenti. L’Ente ha perciò pubblicato un Avviso Pubblico, scaricabile dal sito www.gransassolagapark.it, che mira a ricercare e selezionare un gruppo di allevatori ovini che si impegnino a fornire la propria lana ma, soprattutto, che siano consapevoli del ruolo fondamentale che andranno a svolgere all’interno della futura filiera, nell’ottica di un incremento del valore commerciale della lana da essi prodotta. L’iniziativa tende non solo ad attribuire il giusto valore che questa fibra naturale ed ecologica merita, ma soprattutto mira a far sì che essa assuma nuovamente il ruolo di materia prima nobile e non più di scarto, sottoprodotto o addirittura rifiuto, cui attualmente viene assimilata.

Possono rispondere all’Avviso Pubblico gli allevatori ovini, le cui aziende zootecniche siano ubicate nel territorio di uno dei quarantaquattro comuni del Parco. La manifestazione d’interesse, allegata allo stesso Avviso, dovrà pervenire all’Ente, anche mediante consegna a mano o tramite fax al numero 0862.606675, entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 12 aprile 2012. Dal momento che il massimo valore aggiunto della lana è ottenibile attraverso la produzione di filati in matasse e/o gomitoli, il progetto Pecunia prevede anche la possibilità, per l’allevatore che lo desideri, di riottenere parte della lana di migliore qualità sotto forma di filato. Le spese di filatura saranno quasi completamente coperte dalla vendita della lana sucida non trasformata, permettendo così agli allevatori, senza alcun ulteriore impegno economico da parte loro, di chiudere la filiera riappropriandosi di un importante pezzo di storia e di tradizione locale.

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