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Barca a L’Aquila: addio alla Sge e stato d’emergenza per tutto il 2012

L’Aquila, 16 mar 202 – Nell’Opcm che verrà pubblicata la prossima settimana saranno scritte le nuove modalità della ricostruzione. Anche le imprese coinvolte nella ricostruzione privata dovranno essere iscritte alla white list della Prefettura. I cittadini, inoltre, potranno scegliere la ditta da cui far riparare la propria abitazione sulla base di 5 preventivi.

Il ministro Barca ha assicurato che entro il 31 agosto saranno esaminati tutti i progetti delle E periferiche, mentre la filiera non andrà in soffitta ma continuerà a esaminare le pratiche. L’Opcm stabilirà lo stato di emergenza fino alla fine dell’anno senza alcun taglio alle forme assistenziali. Saranno sfoltite le strutture commissariali: dalla prossima settimana andranno a casa i due vice commissarie, Antonio Cicchetti e Luciano Marchetti, e verrà soppressa anche la Sge. Il commissario Chiodi rimarrà in sella fino alle intese sui piani di ricostruzione.

Tutte le novità comunicate dal ministro Fabrizio Barca presente oggi in città sono contenute in una relazione che verrà diffusa in rete nelle queste ore. Questo pomeriggio sempre in ossequio alla trasparenza, Barca comunicherà ai cittadini quanto già anticipato ai cronisti al Ridotto del teatro comunale.

LA RELAZIONE DEL MINISTRO BARCA

 Il documento dal titolo "La ricostruzione dei Comuni del cratere aquilano" è composto di 5 capitoli, che rappresentano altrettante linee d’azione: Informazione, Comunicazione, Programmazione e previsioni, Semplificazione della governance e Rigore.

Relazione BARCA IL CAPOLUOGO,IT.pdf 545,91 kB

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BARCA, PROPOSTE DOPO LUNGA CONSULTAZIONE – «Le proposte per L’Aquila arrivano d’intesa dopo una lunga consultazione avvenuta ovviamente in primo luogo con il Commissario, con i sindaci e con tutte le amministrazioni centrali. E arrivano attraverso una relazione, già disponibile sul sito web, i cui ultimi dettagli abbiamo corretto stamane. Nella relazione ci sono indicate le informazioni che costituiscono la base, e le indicazioni sulla necessità di rafforzare e come la comunicazione alla cittadinanza». Lo ha detto il ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, intervenendo al summit con la governance della ricostruzione post sisma in Abruzzo, parlando delle proposte a lui giunte.

«Un forte suggerimento – ha aggiunto – sulla necessità di rafforzare le previsioni, quanto verrà speso e in quali anni e due blocchi di proposte operative, semplificazione e rigore nell’attuazione della ricostruzione. Cinque cose che si tradurranno, secondo le modalita’ istituzionali, in un provvedimento già la settimana prossima. Rimaniamo d’accordo per l’accelerazione della ricostruzione che era obiettivo del nostro lavoro. La semplificazione – ha spiegato il ministro – è la semplificazione della struttura commissariale, sono suggerimenti arrivati in primo luogo dallo stesso Commissario Chiodi o riflessioni venute da noi dall’esame delle parti. Il che vuol dire che se riteniamo esaurita la funzione importante dei due vice commissari che si e’ svolta fino ad oggi sui terreni dell’emergenza e dei beni culturali, quindi nel ricondurre direttamente al commissario queste funzioni, si esaurisce la funzione del consulente legislativo e quindi può essere soppresso». Per Barca «questa fase con una riduzione della dimensione dell’impegno stesso finanziario, specifico del commissariamento vuol dire una riduzione del numero dei membri del comitato scientifico che continua ad essere utile ma che si puo’ ridurre; vuol dire parallelamente dare attuazione ad un impegno già preso per i Comuni, avviare da parte loro la ricostruzione dei centri unificati che consentono una maggiore efficienza di gruppi di Comuni nell’esame delle pratiche. Sono interventi che segnalano un avviamento graduale verso l’ordinarietà».

BARCA, PIU’ RIGORE SU SPESE – «Il rigore è molto importante per la vita. Su questo terremoto tutta l’Italia solidalmente ha investito una somma che oggi abbiamo misurato e che è di 10,7 miliardi di euro. Tutta la parte dell’emergenza è stata spesa, la parte della ricostruzione che abbiamo valutato in 7,7 miliardi di euro, due di questi o sono stati erogati o sono in corso di trasferimento mentre altri 5,7 miliardi sono ancora disponibili». Lo ha detto il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, arrivato all’Aquila dove a Palazzo Silone ha incontrato i vertici abruzzesi per individuare la nuova governance sul prosieguo della ricostruzione dopo il terremoto del 6 aprile 2009. «E’ importante – ha aggiunto il ministro – che i fondi siano spesi bene che i cittadini dell’Aquila prima di tutto abbiano la certezza che la loro pratica sia stata accettata e che la loro casa sia ricostruita nel più breve tempo possibile e tutti vogliano che sia fatta da soggetti, da imprese immobiliari, da restauratori di grande affidabilita’ e di grande qualità».

«Quindi – ha spiegato Barca -abbiamo deciso tre cose in più per rafforzare il rigore: la prima quella di estendere anche a tutte le ditte di costruzione edili, di impiantistica la costituzione di un Albo presso la Prefettura che ci garantisce sia dalle infiltrazioni della criminalità ma anche dall’abbassamento della qualità. Abbiamo valutato che sia opportuna, nella relazione viene indicata, la necessità che da adesso in poi, non per chi ha gia’ predisposto le pratiche nell’affidamento dei lavori, nella progettazione, ogni cittadino possa avvalersi e poter scegliere una rosa di almeno cinque alternative, perchè così facendo si garantisce una maggiore concorrenza quindi l’accessibilità ai lavori, la qualità anche dei soggetti innovativi. Terzo ed ultimo, garantire ai cittadini che una volta affidati i lavori, questi vengano portati avanti nei tempi stabiliti. Magari non capiti che un soggetto che non ne abbia la capacità di smaltimento e realizzazione dei lavori, prenda troppi incarichi. Va benissimo che ne prenda molti ma li deve portare avanti. Quindi immaginiamo di introdurre delle sanzioni per i ritardi nell’avvio dei lavori, rispetto agli impegni assunti».

BARCA, LA SGE VERRA’ SOPPRESSA – Nel corso del vertice che si è  tenuto all’Aquila tra il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, e la governance della ricostruzione post-sisma, lo stesso ministro ha annunciato il rinnovo del mandato della filiera Fintecna-Cineas e Reluis per l’istruzione delle pratiche e la soppressione della Sge, struttura per la gestione dell’emergenza. «C’è il rinnovo importante alla filiera dei tre soggetti, Fintecna ed i due Consorzi del mandato a istruire le pratiche – ha detto Barca -. C’è una valutazione della Struttura tecnica di missione con questo forte rafforzamento, esse possono arrivare entro il 31 agosto al totale esaurimento di tutte le pratiche della periferia, anche di quelle presentate dai cittadini dopo il 31 di agosto 2011, e anche di avviare, non appena ce ne saranno le condizioni, le pratiche relative ai centri storici, quindi questo riaffidamento alla filiera e’ un elemento di certezza che puo’ contribuire insieme agli altri all’accelerazione. La Sge verra’ invece soppressa».

BARCA:NUOVA GOVERNANCE, VIA VICE COMMISSARI  – Semplificazione e razionalizzazione della governance, con la cancellazione dei due vice commissari – quello per l’emergenza e quello dei beni culturali – sono questi i punti più significativi alla base della proposta operativa della governance del terremoto che sarà presentata dal ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, inviato del premier Mario Monti. Barca, nel corso della conferenza stampa convocata all’Aquila al termine del tavolo con la governance del terremoto e i sindaci del cratere, ha sottolineato «che le funzioni dei due vice commissari saranno in capo al commissario per l
a ricostruzione, come anche il consulente legislativo. Ci sarà anche una riduzione dei membri del comitato scientifico – ha detto Barca – e saranno istituiti i centri unificati nei Comuni per l’esame delle pratiche. Quanto metteremo in campo sarà l’inizio di un forte avviamento verso la normalità».

BARCA, PROROGA STATO EMERGENZA A FINE 2012 – Lo stato di emergenza sarà prorogato fino alla fine del 2012: la misura sarà contenuta nel provvedimento che verrà emanato nel giro di una settimana dal ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, inviato del premier Mario Monti per la gestione della ricostruzione. Lo ha reso noto lo stesso ministro, sottolineando anche che il contributo di autonoma sistemazione, uno dei sostegni decisi per i terremotati, sarà garantito fino a fine anno senza alcuna decurtazione. La proroga dell’emergenza non produrrà tagli di personale al servizio assistenza alla popolazione affidata al comune dell’Aquila dopo il passaggio di consegne dalla Sge (Struttura per la gestione dell’emergenza), che nel nuovo piano sarà cancellata.

COME CAMBIA LA RICOSTRUZIONE PESANTECambierà radicalmente il sistema degli appalti privati della cosiddetta ricostruzione pesante, cioé quella relativa alle case più danneggiate dal terremoto classificate ‘E’. La rivoluzione è stata annunciata dal Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca. Le nuove regole saranno inserite nel nuovo piano annunciato tra una settimana. Innanzitutto i condomini avranno l’obbligo di scegliere tra cinque progetti presentati da cinque aziende diverse; inoltre, tutte le ditte – dai fornitori di beni alle ditte edili, di restauro e impiantistiche – devono essere iscritte all’albo stilato dalla Prefettura che assicura la certificazione antimafia, al fine di prevenire possibili infiltrazioni della malavita organizzata in quello che è considerato il cantiere più grande d’Europa; e ancora, sono previste sanzioni per chi non rispetta i patti della tempistica. Il cambio radicale non interesserà i contratti già posti in essere tra le assemblee di condominio e le ditte costruttrici ma comunque influenzerà gran parte della ricostruzione pesante, visto che nella stragrande maggioranza dei casi gli interventi non sono stati né autorizzati né tantomeno attivati. «La grande ricostruzione privata sulla quale si addensa il maggiore pericolo di infiltrazioni – ha spiegato Barca – non è partita, quindi possiamo intervenire, per prevenire qualsiasi tipo di anomalia, normando meglio il percorso amministrativo nella considerazione che nessuno è nato imparato, come si suol dire, e che quindi siamo in tempo per sventare ogni tipo di pericolo». In riferimento alle sanzioni per chi non rispetta progetti e tempi, Barca ha sottolineato che «questa misura è un forte deterrente per quelle aziende che vogliono accaparrarsi una quantità di lavori superiori alla capacità della stessa azienda, quindi le piccole ditte capaci avranno delle chance rispetto a quelle grandi aziende che vengono da fuori e che vogliono accaparrarsi tanti appalti. Non siamo contrari a coloro che vogliono lavorare molto, ma la ricostruzione deve essere fatta con ditte affidabili e a regola d’arte». In relazione ai vantaggi dell’indennizzo ai privati, misura che non impone l’appalto, Barca ha sottolineato che «é una scelta del precedente governo con la quale si velocizza la ricostruzione, con il condomino che si assume la piena responsabilità della scelta».

MACERIE,VIA ENTRO ANNO QUELLE DI EDIFICI PUBBLICIEntro fine 2012, tutto il problema relativo allo spostamento delle macerie della parte pubblica sarà risolto. Lo ha garantito, all’Aquila, il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca aggiungendo: «Non é vero, come abbiamo letto, che sullo spostamento delle macerie siamo a zero. Il 38% della parte pubblica spostabile è stata spostata». Sulla delicata tematica dello spostamento e dello smaltimento delle macerie provocate dal terremoto, ma per quanta riguarda la parte privata, il ministro Barca ha poi detto: «Non si può dire che la situazione è a zero perché non si possono conteggiare nel bilancio gli edifici danneggiati nei quali non si può entrare e che quindi devono essere demoliti e con le macerie che poi devono essere smaltite. E’ importante migliorare una più corretta informazione verso i cittadini e in tal senso sottolineo che negli ultimi quattro mesi c’é stata un’accelerazione dei risultati positivi in questa importante problematica».

BARCA, OK A ISTITUZIONE URP DEL CRATERE – «Qualunque cittadino può entrare sul mio sito internet e scaricare la relazione, con i dati con gli elementi già da adesso, questo e’ gia’ un segno. L’altro assicurare un flusso di informazioni anche con modalità moderne in modo tale che non siano tabelle come si faceva 20 anni fa, ma scaricabili. Sull’esempio delle primissima fase dell’emergenza si potrebbe istituire un punto di contatto, un Urp del cratere che assicuri ai cittadini una interlocuzione diretta con le amministrazioni». Lo ha detto il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca a margine della conferenza indetta per fare il punto dopo il vertice avuto con la governance della ricostruzione post-terremoto, rispondendo ai giornalisti che chiedevano una sua valutazione sulla comunicazione ai cittadini sui temi della ricostruzione.

BARCA, MIRACOLO ALL’AQUILA? MI RICORDA BEL FILM – Nei mesi successivi al sisma del 6 aprile molte volte si è sentito parlare di miracolo all’Aquila, ma quando si chiede al ministro Fabrizio Barca se lui oggi riuserebbe il termine "miracolo", il ministro si prende una pausa e poi dice che: «A me la parola miracolo ricorda un bel film, ‘Miracolo a Milano’ di De Sica», chiosa andando via. Ma a confermare la legittimità di quello che potrebbe sembrare uno slogan è il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi: «Sì, io la parola ‘miracolo’ la utilizzerei ancora, anche perché è lo stesso ministro Barca ad aver detto che siamo più avanti di quello che pensava – prosegue – e, d’altra parte, i progetti per la ricostruzione vera sono stati consegnati il 31 agosto scorso; quindi è lo stesso Barca a riconoscere il lavoro fatto».

MAFIE, CHIODI: RISCHI CI SONO MA CONTROLLI EFFICACI – Con la partenza della ricostruzione privata pesante, «rischi di infiltrazioni mafiose all’Aquila ci sono, ma i controlli finora sono stati efficaci». Lo ha confermato lo stesso Gianni Chiodi quando, nell’incontro con il ministro Barca, si è affrontato l’argomento con i giornalisti. Dal canto suo, il prefetto dell’Aquila, Giovanna Iurato, ha spiegato come sul fronte della lotta al crimine organizzato la Prefettura abbia già effettuato, nell’ambito della ricostruzione pubblica, 20 interdizioni a ditte il cui collegamento con le mafie è stato «acclarato», così come sono state controllate 4.000 aziende. «Su altre 80 ditte – ha spiegato Iurato – c’é qualche perplessità e quindi la Prefettura ha emesso 80 provvedimenti atipici per far decadere queste ditte di diritto dall’appalto. E’ un potere discrezionale della Prefettura laddove si identifichi un fumus. Ma molto adesso spetta ai privati». Proprio alla luce di questa esperienza della Prefettura aquilana, il Prefetto ha spiegato che lunedì, a Roma, ci sarà presso il ministero una riunione di tutti i Prefetti per uniformare e omologare i criteri di valutazione e certificazione della documentazione antimafia da rilasciare alle aziende in caso di appalti pubblici.

CHIODI, MAGGIORE CONCORRENZA TUTELA CITTADINI«Fu una scelta del precedente Governo preferire il concetto di indennizzo per i proprietari di casa e quindi lasciare ampia libertà ai proprietari di scegliere progetto e ricostruzione». Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ribadendo, all’Aquila, il concetto di differenza tra ricostruzione pubblica e privata. «Nel pubblico invece – ha continuato Chiodi – le regole che ci siamo dati hann
o prodotto un -25% sui costi, mentre nel privato questo finora non accade. Le nuove regole con i cinque preventivi obbligatori per i privati vanno nella direzione di una attenzione maggiore nei confronti dei cittadini perché con più preventivi hanno più tutele», facendo intendere che una maggiore concorrenza sul territorio, anche sul fronte della qualità, dovrebbe scoraggiare i ribassi che favoriscono le ditte opache e l’abuso dei subappalti.

I NUMERI DEL POST SISMA

A pochi giorni dal terzo anniversario del terremoto che ha colpito la città dell’Aquila e i comuni limitrofi il 6 aprile 2009, le risorse finanziarie complessivamente stanziate sono pari a circa 10,6 miliardi di euro (di cui 10,5 di fonte pubblica), 2,9 mld dei quali relativi agli interventi per l’emergenza e i restanti 7,7 mld destinati agli interventi per la ricostruzione. E’ quanto emerge dal Dossier informativo "La Ricostruzione dei Comuni del Cratere Aquilano", presentato oggi nel capoluogo abruzzese dal Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, nella sua funzione di punto di contatto del Governo per le iniziative volte allo sviluppo e alla ricostruzione. La relazione, primo frutto della rafforzata cooperazione tra Governo nazionale, Commissario designato e Autorità locali, descrive cinque linee d’azione volte ad accelerare la ricostruzione e avviare lo sviluppo: informazione, comunicazione, programmazione, semplificazione e rigore.

L’attuazione di queste cinque linee d’azione consentirà di procedere verso due obiettivi distinti: l’emanazione di un’ordinanza che assicuri fino a tutto il 2012 sia i contributi per l’autonoma sistemazione dei cittadini senza un’abitazione e gli altri oneri connessi al prolungamento dell’emergenza e alle spese ordinarie dei Comuni, sia l’impegno e l’efficacia della filiera istituzionale che oggi esamina e valida le richieste di ricostruzione degli edifici privati; e che contestualmente introduca semplificazione nella gestione straordinaria corrente e ne rafforzi ulteriormente il rigore; il lavoro su un provvedimento per uscire dalla fase straordinaria e per avviare l’amministrazione ordinaria della ricostruzione.

Requisito primario per accelerare la ricostruzione è un monitoraggio adeguato dello stato di attuazione, distinto tra erogazioni e trasferimenti ai capitoli di contabilità speciale. Lo schema informativo sulle fonti, la destinazione e lo stato di attuazione delle risorse finanziarie presentato nella Relazione – suscettibile di miglioramenti e integrazioni – mostra che le risorse destinate agli interventi per l’emergenza (2,9 mld di euro) risultano quasi integralmente erogate e hanno riguardato principalmente le seguenti linee di intervento: spese per la prima emergenza per complessivi 680 milioni; progetto Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili (CASE): circa 4.500 appartamenti in grado di ospitare piu’ di 15.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 833 milioni; progetto Moduli Abitativi Provvisori (MAP): circa 3.500 moduli in grado di alloggiare oltre 7.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 284 milioni. Progetto Moduli a Uso Scolastico Provvisorio (MUSP): 32 scuole prefabbricate in grado di ospitare piu’ di 6.000 studenti.

Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 82,8 milioni. Le risorse destinate agli interventi per la ricostruzione sono 7,7 mld di euro, 2 mld dei quali sono gia’ stati erogati e/o trasferiti. Riguardano principalmente le seguenti linee di intervento: ricostruzione di edifici privati: questi interventi riguardano la concessione di contributi ai soggetti privati e sono orientativamente quantificabili in circa 6 mld di euro; ricostruzione di edifici pubblici: si tratta di interventi approvati dal CIPE riguardanti opere pubbliche per circa 408 milioni; messa in sicurezza degli edifici scolastici: interventi approvati dal CIPE per complessivi 226 milioni; reti stradali e ferroviarie: riguardano interventi per complessivi 300 milioni. Tra le risorse rilevate nella ricognizione sono ricomprese le donazioni effettuate da privati e da Stati esteri che ammonterebbero complessivamente a circa 87 milioni di euro. Sono tuttora in corso approfondimenti con gli uffici della Protezione civile per la predisposizione di una ricognizione finale dell’articolazione di questi interventi. Di particolare interesse i dati sulla situazione abitativa. Alla data del 6 marzo 2012, la popolazione che non era ancora rientrata nelle proprie abitazioni ammontava a circa 33.700 persone, circa il 50% dei 67.459 senza tetto alla data del giorno del sisma. Tra gli assistiti, 21.807 si trovano in soluzioni alloggiative a carico dello Stato, per un totale di 17.030 persone all’Aquila e 4.777 in altri Comuni del Cratere, cosi’ ripartiti: 12.969 presso gli alloggi del Progetto C.A.S.E.; 7.202 presso i Moduli Abitativi Provvisori (MAP); 692 con Affitti fondo immobiliare AQ (+ accordo quadro con comune di Barete); 885 con Affitti concordati con la Protezione Civile; 59 in altre strutture comunali. Altri 11.482 assistiti ricevono invece un contributo di autonoma sistemazione; i restanti 383 si trovano in strutture ricettive e di permanenza temporanea.