Politica

Caccia: Regione firma due convenzioni con l’Ispra

L’Aquila, 14 mar 2012 – «Il mondo venatorio cambia volto, gestione e organizzazione. Infatti il nostro obiettivo è passare da una caccia ‘consumistica’ ad uno strumento di gestione e conservazione della fauna». Questa la prima affermazione dell’assessore regionale alla Caccia Mauro Febbo.  «Nello specifico – spiega l’assessore Mauro Febbo – la Regione Abruzzo, Provincia de L’Aquila e ISPRA sono i firmatari di una convenzione per la conservazione e corretta gestione delle specie coturnice e lepre italica, di particolare interesse naturalistico. Il progetto permetterà, attraverso un programma web, una più efficace gestione dati per monitorare sia i cacciatori che il mondo faunistico».

«L’ISPRA è firmataria anche di una convezione per la stesura del nuovo Piano Faunistico e Venatorio Regionale dove assumerà il ruolo di coordinamento scientifico. Nel nuovo Paino Faunistico saranno inseriti piani d’azione per la gestione di specie problematiche come  il Cinghiale, il Cervo, lo Storno e il Lupo».

«Inoltre – sottolinea Febbo – siamo alle battute finali, come già annunciato e spiegato durante una conferenza con i massimi esperti nazionali, per l’attivazione dell’ Osservatorio Faunistico Regionale: struttura con il compito di coordinare gli interventi sul territorio tra aree protette e non protette,  monitorare la fauna, raccolta dati e attività di prevenzione sia dei danni alle colture agricole sia per gli incidenti stradali, attuabili mediante l’adozione di un programma WEB GIS». L’assessorato alle Politiche Agricole, per il tramite della propria Direzione, ha ritenuto fondamentale dotarsi di «uno strumento di comunicazione e condivisione delle informazioni legate a vari livelli di gestione della fauna, attraverso l’acquisizione di un programma, funzionante via WEB, per il monitoraggio, la raccolta, l’elaborazione e la gestione dei dati sulla fauna selvatica».

«Tutte queste attività illustrate – sottolinea l’assessore Mauro Febbo – hanno permesso di instaurare un rapporto costruttivo con tutti i soggetti coinvolti nella gestione della fauna selvatica (Ministero dell’Ambiente, ISPRA, Parchi, Province, ATC, associazioni Venatorie, Ittiche e Ambientaliste, ecc) per realizzare una gestione dell’attività venatoria basata su dati reali, in linea con le richieste dell’UE. Oggi è possibile, quindi, regolamentare l’attività venatoria sulla base dei dati raccolti e modularla in relazione alle esigenze locali, per andare incontro alle richieste del mondo venatorio ma sempre nel rispetto di una corretta gestione della fauna secondo le prescrizioni UE e superare le problematiche che si sono presentate fino ad oggi per l’elaborazione dei calendari venatori».

«Tutti i progetti avviati – si legge in una nota – consentiranno, tra l’altro, un notevole risparmio di spesa nella Regione, in quanto ogni anno si stima una spesa di circa tre milioni di euro tra rimborso danni alle colture agricole e ad animali domestici da parte della fauna selvatica, fondi spesi per ripopolamenti effettuati dagli ATC senza alcuna forma di gestione delle popolazioni di fauna  cacciabile, danni alle autovetture provocate da animali selvatici. Tra le iniziative intraprese dalla Direzione Caccia Febbo si ricorda che si è intrapreso la stesura di linee guida per la gestione delle popolazioni di ungulati (documento “Indirizzi generali per la gestione delle popolazioni di cinghiale e principi generali per la gestione della popolazione di cervo e capriolo”), l’attivazione Piano di Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano (PATOM): tale iniziativa ha avuto l’avallo del Ministero dell’Ambiente».
Alla conferenza hanno partecipato Silvano Toso dell’ISPRA, i rappresentanti assessore alla Caccia Provincia de L’Aquila Giuseppe Tiberio e il tecnico Sandro Nicoloso, della DREAM, uno dei massimi esperti a livello nazionale sugli ungulati, che illustrerà brevemente le funzioni e le potenzialità del programma gestione dati.

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