Consiglio Regionale: focus sull’emergenza rifiuti

13 marzo 2012 | 20:03
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Consiglio Regionale: focus sull’emergenza rifiuti

L’Aquila, 13 mar 2012 – Il Consiglio regionale, riunito oggi pomeriggio all’Aquila in seduta straordinaria per discutere sull’emergenza rifiuti, ha approvato una risoluzione che impegna il Presidente Chiodi e l’intera Giunta ad avviare un confronto con le Province per individuare una soluzione che consenta di superare le difficoltà gestionali di molti enti, soprattutto in provincia di Pescara.

Nel documento, oltre a sollecitare la ricerca di un’ampia convergenza da parte degli enti locali per l’individuazione di nuovi impianti di smaltimento, si chiede che i consorzi si attivino per il potenziamento delle discariche già in esercizio, in attesa dell’entrata in funzione di quelle già autorizzate dalla Regione. Si chiede inoltre di rilanciare l’impegno sul fronte della raccolta differenziata e sul recupero dei materiali da avviare al riciclo, attraverso lo sblocco e l’assegnazione delle risorse finanziarie già disponibili per i progetti. Il testo della risoluzione (il cui primo firmatario è il Capogruppo del PdL Lanfranco Venturoni) si conclude con l’impegno ad accelerare l’approvazione del disegno di legge regionale sulla nuova governance della gestione dei rifiuti, attualmente in discussione in Commissione.

EMERGENZA PESCARA, REGIONE CONVOCA INCONTRO PER DOMANI – La Provincia di Pescara ha chiesto ed ottenuto un nuovo intervento della Regione Abruzzo per fronteggiare la difficile situazione che si è venuta a creare dopo la chiusura della discarica di Colle Cese. E’ stata proprio la Regione, su sollecitazione del presidente della Provincia Guerino Testa, a convocare nel primo pomeriggio una riunione per domani a cui sono stati invitati a partecipare Ambiente Spa e gli altri soggetti interessati. La riunione, che si terrà a Pescara, vedrà la partecipazione anche del presidente Testa ed é finalizzata a fare in modo che «si arrivi nel più breve tempo possibile ad una soluzione positiva per tutti i Comuni – spiega Testa. Oggi la questione è stata al centro di un incontro che si è svolto a L’Aquila tra il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi, gli assessori regionali Mauro Di Dalmazio e Mauro Febbo, il consigliere regionale Lorenzo Sospiri e il presidente Testa che ieri, invece, ha esaminato le problematiche relative al conferimento dei rifiuti insieme ai sindaci e ai rappresentanti di Ambiente spa. «Il dialogo con la Regione su questo come su altri fronti è sempre aperto e fruttuoso – commenta Testa – e oggi abbiamo ottenuto un ulteriore sostegno istituzionale dal presidente Chiodi e dagli assessori presenti. Mi auguro che si superi questa fase difficile con la fattiva collaborazione di tutti i soggetti interessati, colmando ritardi e inerzie che hanno accompagnato fino ad oggi le vicende legate ai rifiuti».
D’ALESSANDRO (PD): SU EMERGENZA NESSUNO HA MOSSO DITO – «L’Assessore Febbo ha rivelato la verità: da tre anni lui, Chiodi e la Giunta regionale sapevano della condizione di emergenza verso cui Pescara in particolare stava andando: nessuno, però, ha mosso un dito, pur avendo la Regione il potere sostitutivo rispetto agli eventuali enti inadempienti (Comuni e Consorzi) proprio per evitare la condizione di emergenza, anche attraverso un eventuale commissariamento. Eppure questa possibilità è prevista sia dalla legge, che dallo Statuto regionale». Lo sostiene il Capogruppo del PD Camillo D’Alessandro, commentando l’intervento di Mauro Febbo durante il Consiglio straordinario di oggi dedicato all’emergenza rifiuti.  «Perché non lo hanno fatto? – si chiede D’Alessandro – a questa domanda Febbo non risponde, e non lo fanno neppure l’Assessore al ritardo Di Dalmazio e  il silente  Chiodi. Insomma fanno solo i commissariamenti che gli fanno comodo. L’unica cosa che è emersa è la minaccia di Febbo di denunciare penalmente i sindaci del Pescarese, colpevoli per l’Assessore di creare l’emergenza appositamente e ad arte. Ora Febbo risponda delle sue affermazioni. La maggioranza in questo Consiglio – conclude D’Alessandro – non ha indicato una soluzione. Fino a oggi hanno solo mentito e adesso vogliono scaricare tutte le loro responsabilità sui sindaci: per molto meno un assessore si sarebbe dovuto dimettere».