Orso bruno marsicano: 2011 anno nero per le nascite

L’Aquila, 26 feb 2012 – Quest’anno sono nati solo tre cuccioli di Orso Marsicano da una sola femmina. «E’ il dato più basso dal 2006 ed è conseguenza dell’alta mortalità delle femmine per la maggior parte dovuta a cause legate alla presenza dell’uomo. L’ultima stima della popolazione è di 40 individui: la specie è sull’orlo dell’estinzione e questi dati rendono ancora più evidente la drammaticità della situazione» spiegano le associazioni Altura, Lipu, Pro Natura e Gnr che chiedono al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e la Regione Abruzzo di adoperarsi per eliminare definitivamente le cause della mortalità.
«Nell’ambito del progetto europeo Life Arctosper la conservazione dell’orso bruno marsicano – dicono le associazioni – sono stati pubblicati i risultati della conta delle femmine coi cuccioli che si svolge tutti gli anni dal 2006. Il risultato è il più basso finora registrato e consiste di solo 3 piccoli di quest’anno e 4 piccoli dell’anno precedente. Una delle femmine con piccoli dell’anno precedente è morta investita il 3 maggio del 2011 sulla statale “Marsicana” che collega Gioia dei Marsi a Pescasseroli.La scarsa natalità è dovuta secondo il dottor Paolo Ciucci dell’Università “La Sapienza” di Roma all’alta mortalità di femmine in età riproduttiva avvenuta a partire dal 2007. Le cause della mortalità sono in gran parte legate all’attività umana e mettono a grave rischio la permanenza della specie.L’estinzione dell’orso marsicano sarebbe una grave perdita per l’economia del turismo in Abruzzo, ma ancor di più per l’ambiente delle montagne abruzzesi, fra le più ricche di biodiversità in Europa. L’orso è infatti una specie ombrello, tutelando la quale, ci si assicura la conservazione di tutto l’ecosistema in cui vive. Per questo è protetto a livello comunitario e necessita di una rigorosa tutela».
Altura, Lipu, Pro Natura e Gnr chiedono quindi a tutti gli enti «responsabili della conservazione di questa preziosa specie» che siano attuati «immediatamente tutti gli sforzi perchè la mortalità per cause antropiche venga definitivamente eliminata».«Si era annunciata la necessità di porre adeguati limiti di velocità sui rettilinei – proseguono le associazioni – che attraversano la zone dell’orso, come quello, vicino a Pescasseroli, dove è stata uccisa la femmina madre dei tre cuccioli. Dopo il rinvenimento di un’orsa adulta e di una giovane morte in un pozzo sulle montagne di Collelongo erano stati presi impegni per mettere in sicurezza questo ed altri pozzi simili, per evitare il ripetersi di sciagure del genere. E’ stato fatto qualcosa in questo senso? L’elenco potrebbe ancora continuare – concludono -Le associazioni chiedono inoltre che il Parco d’Abruzzo illustri quali siano le procedure già intraprese in tal senso e lo stato dell’arte delle azioni previste da LIFE ARCTOS e dal PATOM».