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Economia: Moody’s non declassa l’Abruzzo

L’Aquila, 24 feb 2012 – L’agenzia di rating Moody’s, che nei giorni scorsi ha declassato l’Italia insieme a diverse regioni ed enti locali, ha lasciato invariato a "BAA1-" il rating della regione Abruzzo, che nel complesso tra il 2009 e il 2012 ha perso due posizioni contro le quattro perse dal paese. Lo hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l’assessore al Bilancio, Carlo Masci.

                                                                                                                                                              

In particolare, l’Abruzzo fa parte delle sei regioni (Calabria, Campania, Puglia Sardegna e Sicilia) che, negli ultimi tre anni, hanno fatto registrare la perdita inferiore di posizioni, ovvero due punti. Regioni come la Lombardia, la Toscana e il Veneto o le Province autonome di Bolzano e di Trento, ad esempio, hanno perso quattro posizioni, così come l’Italia. L’agenzia di rating, nell’ultimo comunicato, si è soffermata anche sulla caratteristiche positive e negative della regione. Tre i punti di forza: positivi risultati di bilancio (contenimento del deficit annuale, contenimento e controllo delle spese e riduzione dell’indebitamento regionale); utilizzo della leva fiscale per il ripiano del deficit nella sanità; giacenza di cassa adeguata (nessun ricorso ad anticipazioni di cassa presso il Tesoriere e giacenza media pari a circa 269 milioni di euro nel 2010 e 227 milioni nel 2011).

Le criticità, secondo l’agenzia, sono: indebitamento ancora rilevante sebbene in progressiva riduzione (debito residuo al 2011 pari a 1.429 milioni di euro, con una riduzione di 250 milioni rispetto al 2008); deficit sanitari pregressi ancora in corso di ripianamento; rigidità della leva fiscale (su Irap e addizionale regionale sono ancora in vigore le aliquote massime previste dalle norme nazionali per il ripiano dei deficit sanitari); sistema economico debole, gravato dagli effetti del sisma del 2009.

Chiodi e Masci hanno parlato di una «grande soddisfazione» ed hanno sottolineato l’importanza di una «valutazione di affidabilità che viene da un ente terzo, perché ci dà la misura di quelli che sono i nostri sforzi».

«Il percorso fatto – ha affermato Chiodi – dimostra che oggi l’Abruzzo è una regione più forte. Nel 2007 avevamo perso ogni credibilità per quanto riguarda l’affidabilità del sistema regionale – ha ricordato il presidente -. Siamo stati la prima regione a registrare il default conclamato, cioé quello che oggi succede alla Grecia. Nel 2009 avevamo tre caratteristiche: Regione più indebitata d’Italia, prima Regione ad essere commissariata per la sanità, Regione più tassata d’Italia. Ancora oggi vedo che questi choc non riescono ad essere rimossi, ma è necessario dire una volta per tutte che queste tre circostanze sono false. E’ giusto che si sappia perché questa classe dirigente e tutto il sistema Abruzzo hanno fatto dei sacrifici incredibili per riportare la barca sulla giusta rotta».

«Moody’s, nel declassare molte regioni italiane, soprattutto quelle più virtuose – ha detto invece Masci -, non declassa l’Abruzzo ritenendolo assolutamente affidabile. Abbiamo raggiunto Regioni come il Piemonte e soprattutto ci siamo avvicinati a quelle Regioni virtuose come la Lombardia, il Veneto, le Marche e l’Emilia Romagna, che guardavamo da molto lontano e che invece oggi nel rating sicuramente guardiamo da una distanza molto più ravvicinata. Questo è il frutto di un lavoro impegnativo, che ha ridotto il deficit e ha eliminato tutte le situazione di crisi legate al bilancio. Alla fine del nostro mandato, consegneremo una Regione che non avrà fatto un euro di debito per i propri figli. Questo è molto importante e quando a sottolinearlo è un’agenzia di rating esterna che sicuramente non fa sconti a nessuno, è motivo di ulteriore soddisfazione. La strada che abbiamo intrapreso è la strada giusta – ha concluso Masci – e noi continueremo a perseguirla con grande determinazione».