Il Campanile entra nell’ “Aquila città aperta”

21 febbraio 2012 | 14:30
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Il Campanile entra nell’ “Aquila città aperta”

L’Aquila, 21 feb 2012 – Tempo scaduto. Stufo di attendere le decisioni del centro destra Mimmo Srour ha deciso: con una lista appoggerà il candidato Giorgio De Matteis. Mani libere da Roma sul tema delle alleanze. Srour vuole andare oltre le appartenenze politiche per concentrarsi sul "campanile”, o meglio sui campanili di una città tutta da ricostruire. Una filosofia che forse tende anche a giustificare i numerosi cambi di casacca di Srour e dei suoi amici di avventura fra cui gli ex assessori della giunta Cialente “pentiti” del centro sinistra, Roberta Celi e David Filieri che peraltro era assessore anche con la giunta Tempesta.

«E che avremmo dovuto fare dopo che Cialente ci ha cacciato dalla giunta? Non avremmo dovuto più fare politica?» Hanno commentato stizziti i due ex componenti dell’esecutivo. Dal canto proprio, Mimmo Srour respinge le accuse di trasformismo: «Credo di essere stato coerente – ha detto – Io credo e rivendico tutto ciò che ho fatto per questa città e per  questo territorio,  da sindaco e da assessore regionale. Se la ricostruzione è bloccata è proprio a causa della logica delle casacche. Se vogliamo ricostruire questa città dobbiamo cambiare registro. E poi nella  giunta di centro sinistra ho visto come è finita e so perché è finita così. La nostra squadra va oltre gli steccati della politica».

Poi a sorpresa giunge l’appello accorato al centro destra a trovare una sintesi nel nome di Giorgio De Matteis  «perché lo chiede la città», ha detto con tono solenne Srour. Fra i simpatizzanti dell’avventura ci sono anche l’ex sindaco di Navelli, Fabio Federico, e Alberto Piccinini, ex consigliere comunale di An con Tempesta e Domenico Molinari, dirigente della Regione Abruzzo. 

«Oggi non è possibile aggiungere frammentazione a frammentazione;  divisione su divisione – ha spiegato Srour –  Io credo che Giorgio De Matteis, uomo di centro destra da sempre, sia il sindaco ideale per questa città.  L’Aquila oggi  ha bisogno del contributo di tutti  i suoi cittadini.  Siamo già partiti con un errore madornale. Noi non siamo stati nemmeno in grado di riparare le case. Se è vero  che c’è ancora un miliardo da impegnare,  questo dato ci deve far riflettere.  Abbiamo bisogno di una persona in grado di decidere e di scegliere. Noi dobbiamo scegliere in base ai meriti». A.Cal.

STEFANO VITTORINI, GIÀ PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DELL’AQUILA – «La scelta di Srour di appoggiare il candidato sindaco Giorgio De Matteis è in linea con il solco della sua tradizione da equilibrista della politica. Le sue “presenze” sono buone per tutte le stagioni e per tutti gli schieramenti, così come gli uomini di sua fiducia, erranti di professione e solo per questo ricordati dalla gente e dalla stampa. Anche la motivazione, “sono stanco di aspettare.De Matteis è stato il primo a candidarsi”, appare risibile perché la scelta di un candidato non può essere una corsa a chi si candida per primo. E poi, non era stato lo stesso Srour a sostenere che non gli interessavano i nomi ma i programmi? E qual è ad oggi il programma per il quale Srour ha dichiarato il proprio apprezzamento? Certamente non può essere la zona franca urbana, il cui obiettivo non è stato raggiunto. Né i 90 milioni  in realtà stanziati da una legge, la 77 del 2009 e dalla finanziaria successiva, varata dal precedente governo Berlusconi, al quale De Matteis non ha risparmiato stilettate. Sostenere che è grazie all’impegno di De Matteis che L’Aquila potrà avere 90 milioni dimostra una non conoscenza dei fatti e delle dinamiche che per chi vuole amministrare questa città sono fondamentali. Se non è la scarsa conoscenza ad aver dettato tale affermazione, allora è ancora peggio».

DE MATTEIS RINGRAZIA – «Mi fa enormemente piacere che l’Udeur di Mimmo Srour abbia aderito al progetto di L’Aquila Città aperta e scelto di supportare la mia candidatura a sindaco dell’Aquila». E’ quanto si legge in una nota di Giorgio De Matteis.

«Evidentemente – prosegue la nota –  l’idea che sta alla base di tale progetto risulta chiara, concreta, valida ed attuabile e l’adesione dell’Udeur dimostra che lo spazio che si è voluto creare a monte va pian piano riempiendosi di contenuti e di soggetti attori che vogliono cooperare e darsi da fare per la nostra città.  Ringrazio Mimmo Srour e l’Udeur per la fiducia accordata al disegno di L’Aquila Città aperta e alla mia persona, primo tassello del mosaico che pian piano va componendosi verso le prossime consultazioni elettorali. Fin dai prossimi giorni sarà mia premura riunire tutte le forze che si rifanno a tale progetto per lavorare su un programma congiunto, in attesa che le adesioni delle altre realtà completino il quadro d’insieme».