
L’Aquila, 15 feb 2012 – Comunque sarà un successo. Le Primarie non si perdono mai. Questo lo spirito all’insegna del fair play che anima i due candidati alle primarie per il centro sinistra: Massimo Cialente e Vittorio Festuccia. Piuttosto riverente nei confronti dell’avversario Massimo Cialente, quest’ultimo ha colto l’occasione della presentazione ufficiale delle primarie nella sede del Pd per offrire un antipasto piuttosto nutrito di campagna elettorale. L’unica sferzata del candidato sindaco di Sel non è stata nei confronti dell’avversario Cialente, ma piuttosto nei confronti di “Appello per L’Aquila”. «Anch’io avevo firmato quel manifesto – ha spiegato Festuccia, ma non credevo che il movimento potesse sfociare nella presentazione di un candidato sindaco altrimenti non so se l’avrei fatto».
Il sindaco Massimo Cialente, apparso molto sicuro di sé, invece ha liquidato la sua presentazione con un appello ai cittadini ad andare a votare alla primarie. Poi ha ironizzato: «spopolerò fra i sedicenni che potranno votare alle primarie dopo tutti questi giorni di chiusura della scuola a causa della neve».
Al momento delle presentazioni Fabio Ranieri, responsabile organizzativo Pd, è tornato sulla spinosa questione dell’esclusione di Calderoni: «Il Comitato ha soltanto applicato le regole – ha ribadito – é stato solo un atto di serietà da parte del centro sinistra». Ranieri ha spiegato che ci saranno anche confronti pubblici di cui l’ultimo il giorno prima della chiusura della campagna elettorale.
La votazione sarà centralizzata per cui il sistema informatico cancellerà il nominativo della persona che ha votato indipendentemente dal seggio scelto. I seggi saranno individuato lungo viale Corrado IV (sede del comitato primarie), nel centro storico, al Torrione, Coppito, Arischia, Cese di Preturo, Pagliare di Sassa, Paganica, Bagno, Bazzano, Roio, Pianola e Camarda.
Cialente ha definito le primarie come una sorta esame al quale un sindaco uscente non può sottrarsi. La breve ma intensa campagna sarà cadenzata dall’arrivo dei Big: giovedì arriverà il segretario dei socialisti Nencini; il 24 febbraio sarà la volta di Nichi Vendola. Pierluigi Bersani arriverà in città a fine mese.
«Credo che siano primarie vere – ha esordito il sindaco Massimo Cialente – I cittadini hanno il privilegio di scegliere il candidato sindaco a differenza di altri che si stanno giocando il futuro della città a Roma con l’unico effetto di spaccare i partiti come il Pdl fra la componente aquilana e quella teramana e pescarese. La mia idea della città è legata a molti atti già compiuti. Per me è importante la fase d’ascolto». «Non vorrei che qualcuno pensasse che io sia la foglia di fico di Massimo – ha subito precisato Vittorio Festuccia facendo eco a Cialente – Sono primarie vere». Festuccia ha parlato di fair play sottolineando di non volere essere un free lance della politica. «Dobbiamo evitare che la nostra città diventi una Pompei – ha aggiunto – Sel ha sempre dato un giudizio critico a questa amministrazione per mancata coesione e mancanza di una visione strategica della città. Alcuni assessori non hanno più parlato dopo il terremoto». Poi un cenno anche al recente incontro di maggioranza convocato da Cialente: «é sembrato il vertice il giorno prima di Pompei». Festuccia ha fatto anche cenno all’esistenza di una lettera-appello alla sua candidatura sottoscritta da 41 persone note in città. Fra i punti chiave del suo programma: saperi, infrastrutture , lavoro e la partecipazione. Ancora: L’università, la cultura, l’industria farmaceutica, il turismo . Sul fronte della ricostruzione per Festuccia è necessario «Superare l’ossessivo concetto del dov’era e com’era. Io non avrei speso 200 milioni di euro per i puntellamenti. É necessario: tutelare, modificare e innovare». A.Cal.