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CPO: ritiro raccomandate in tilt. Adiconsum allerta: file di anche un’ora

L’Aquila, 2 feb 2012 – Caos all’ufficio raccomandate del Centro postale operativo dell’Aquila: file anche di un’ora e mezza, personale insufficiente, scarsità di posti a sedere.  È questa la situazione che da giorni i cittadini trovano presso l’unico ufficio postale della città dove è possibile ritirare le raccomandate.

Dopo molte segnalazioni pervenute all’Adiconsum dell’Aquila da professionisti e utenti, l’associazione consumeristica ha deciso di intervenire, andando sul posto a verificare la realtà dei fatti.

Maurizio Ferroni, responsabile della sede territoriale aquilana dell’Adiconsum, ha spiegato che la maggioranza delle persone che ha incontrato questa mattina al CPO avevano trovato nella loro cassetta postale l’avviso di giacenza, che, di solito, il postino consegna quando il destinatario non è a casa.

Peccato che molti a casa c’erano davvero e si sono visti comunque costretti ad andare all’ufficio postale per ritirare la missiva, lasciando il proprio posto di lavoro. Oltre al danno anche la beffa, perché, infatti, il ritiro delle raccomandate non è più decentrato come prima del terremoto, ma i cittadini sono obbligati a recarsi tutti presso il CPO, che si trova in località Centicolella.

«La prima necessità – afferma Ferroni – è quella di sensibilizzare, per non dire obbligare, i portalettere che non lo fanno ad assicurarsi che il destinatario sia realmente assente prima di consegnare l’avviso. È altresì fondamentale che la direzione delle Poste assegni all’ufficio del CPO altro personale, almeno fino a quando non verrà ripristinato il servizio raccomandate presso gli uffici postali di quartiere».

Se la situazione non verrà risolta a breve, afferma Ferroni, l’Adiconsum denuncerà eventuali altri disservizi presso l’Autorità garante competente.

red.

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