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Scioperi: si prospetta febbraio caldo

Roma, 28 gen 2012- Sarà un febbraio di ‘semi-tregua’ sul fronte dei Tir. Sciopereranno solo le bisarche, ma scenderanno in campo medici di base e avvocati. I primi incroceranno le braccia dal 9 al 12 con diverse modalità, i secondi dal 23 al 24. Sul prossimo mese, oltre a vari stop nelle aziende del settore delle Tlc, incombe anche l’incognita benzinai. Faib Confesercenti e Fegica Cisl hanno annunciato infatti un pacchetto di dieci giorni di serrata. La strategia della protesta verrà decisa nell’assemblea dei gestori che si terrà il 7 febbraio: non è esclusa la chiusura degli impianti che potrebbe arrivare tra fine febbraio e i primi 15 giorni di marzo. Il 1° è previsto anche lo stop per l’intera giornata delle farmacie private aderenti a Federfarma. C’è pero’ ‘l’indicazione immediata’ da parte della Commissione di Garanzia che potrebbe fermare la protesta.

‘Trasportounito’ conferma che a partire da lunedì 6 febbraio verrà attuato il fermo delle bisarche, ovvero degli autotrasportatori impegnati nel trasporto delle autovetture (dalle 00.00 del 6 alle 24 del 10). Inoltre, già dai prossimi giorni verrà comunicato un ulteriore fermo nazionale di 5 giorni a marzo. «Abbiamo fornito a tutti i presidi degli autotrasportatori – spiega Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – l’indicazione per una ripresa del lavoro. Ma il totale scollamento dalla realtà, una volta di più evidenziato dal comportamento delle istituzioni, ci costringerà nuovamente a scendere in strada: al fermo non esistono alternative se non quella di un intervento reale nel comparto che renda efficaci quelle norme di legge che sono rimaste sino ad ora lettera morta».

La Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) protesterà dal 9 al 12. Le modalità della manifestazione saranno così articolate: medici di medicina generale del settore di assistenza primaria, chiusura di tutti gli studi il 9 e il 10 febbraio dalle ore 8 alle 20, i medici garantiranno le prestazioni indispensabili, le visite domiciliari urgenti, le visite in assistenza programmata a pazienti terminali, le prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI). I medici di continuità assistenziale si asterranno dal lavoro dalle 10 dell’11 febbraio alle 20 del 12, quelli di emergenza sanitaria dalle 8 dell’11 febbraio alle 20 del 12 febbraio, quelli dei servizi territoriali dalle 8 alle 20 del 9 e del 10 febbraio. In tutti i casi saranno garantite le prestazioni indispensabili.
L’azione di protesta, rivolta al governo, si pone l’obiettivo – sottolinea la Fimmg – di ottenere la modifica dell’art. 24, comma 24, della legge 22 dicembre 2011, n. 214 in modo da consentire alle casse previdenziali private, in particolare all’Enpam, la possibilità di attingere, sia pure in maniera regolamentata e non strutturale, al Patrimonio accantonato dall’Ente senza alcun contributo dello Stato, e tempi adeguati per la formulazione di bilanci tecnici di durata superiore a 30 anni. Altre giornate di sciopero saranno proclamate a seguire nelle settimane e mesi successivi, «fino a ottenimento di adeguata risposta da parte del governo».

Avvocati sul piede di guerra invece il 23 e il 24 febbraio, con l’astensione dalle udienze civili, penali e altre attività. La decisione dell’assemblea nazionale convocata a Roma dall’Organismo unitario dell’Avvocatura (Oua) è contro i progetti del Governo in materia di liberalizzazioni e di giustizia. Negli stessi giorni verranno organizzati sit-it davanti alle Camere e a Palazzo Chigi, nonchè occupazioni simboliche dei tribunali.

Sul fronte benzinai il presidente della Faib Confesercenti Martino Landi spiega che «permane lo stato di agitazione: saremo vigili sul percorso parlamentare del decreto liberalizzazioni. In funzione degli emendamenti che vogliamo presentare lo stato di agitazione potrebbe anche trasformarsi in sciopero con modalita’ e tempi da definire entro 60 giorni dall’approvazione del dl».

Infine ci saranno una serie di proteste nelle telecomunicazioni. Il 7 sciopero dei lavoratori di Telecom aderenti a Snater (fino al 7 marzo per le ultime due ore di ogni turno di lavoro). Il 9 stop dei lavoratori di Wind aderenti a Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl- Telecomunicazioni per l’intera giornata. Infine sempre giovedì 9 protesta dei dipendenti di Eutelia che aderiscono a Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil per tutto il turno di lavoro.