Politica

Abruzzo, Consiglio regionale: risoluzione su tutela “Tribunali minori” impegna Chiodi

Pescara, 24 gen 2012 – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione bipartisan che impegna il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a salvaguardare i Tribunali minori della Regione, cioé quelli di Avezzano, Sulmona (L’Aquila), Vasto e Lanciano (Chieti). In particolare, la risoluzione impegna il presidente «ad operare presso il Governo nazionale per salvaguardare i Tribunali minori della Regione, Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, e comunque – si legge nel documento – il Tribunale di Avezzano, che per parametri tecnici, coerenti con la legge delega n.148/2011, risulta essere il terzo tribunale della regione, e quindi conforme con quanto previsto dalla stessa legge, ed è presidio di giustizia di riferimento per l’intera regione».t

«La manovra finanziaria dello scorso mese di agosto 2011, contenente disposizioni per i tagli della spesa pubblica – scrivono i consiglieri firmatari nella risoluzione -, ha previsto che il Governo entro un anno emani un decreto legislativo per il riordino e la riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie. Pertanto, sull’errato presupposto di risparmiare sui costi pubblici ed incrementare l’efficienza del sistema Giustizia, il Parlamento ha stabilito in tal modo, in maniera del tutto superficiale e frettolosa, una drastica riduzione dei Tribunali sub-provinciali».

UN MINUTO DI SILENZIO PER RICORDARE SHOAH – L’Inno di Mameli ha aperto, nella sala consiliare del Comune di Pescara, la seduta ordinaria del Consiglio regionale d’Abruzzo, prima che il presidente, Nazario Pagano, invitasse l’assemblea a osservare un minuto di silenzio in memoria della "Shoah". «Invito tutti a un minuto di silenzio – ha detto Pagano – per ricordare la lezione che ci è stata data dalla Shoah, la giornata della memoria».

MINUTO RACCOGLIMENTO RICHIESTO DAI VERDI«Come ogni anno, da quando sono Consigliere regionale, in occasione di un Consiglio in prossimità del Giorno della memoria – Shoah (il 27 gennaio), chiedo un “Minuto di silenzio” in ricordo delle vittime di questo grande orrore della nostra storia». E’ la dichiarazione del capogruppodei Verdi in Consiglio, Wlter Caporale. «Il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici scoprirono il più atroce orrore della storia dell’umanità: ebrei, rom, disabili, Testimoni di Geova, omosessuali, oppositori politici, travolti dall’orrore della deportazione e del genocidio nazista.  La lezione della Shoah va sempre riportata al centro della nostra Storia attuale, troppo spesso ripetitiva del genocidio su base etnica. Occorre battersi contro il ripetersi di nuove Shoah, ma dobbiamo vigilare, isolare e condannare ogni forma di discriminazione, repressione, genocidio, sterminio, violenza in base alla religione, all’opinione politica, all’orientamento sessuale».

I LAVORI – Il Consiglio regionale, nella seduta odierna, ha approvato all’unanimità una risoluzione a salvaguardia dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona, a rischio soppressione. Nel documento si impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo nazionale per evitare la chiusura dei presidi. Respinta una seconda risoluzione – primo firmatario il Consigliere Caramanico (Sel) – che chiedeva il blocco delle autorizzazioni per la centrale biomasse di Vasto. Il Capogruppo del Pdl Venturoni ha comunque assicurato che una disciplina complessiva delle biomasse sarà portata a breve all’attenzione del Consiglio regionale. Via libera al progetto di legge che istituisce la Riserva naturale guidata "Sorgenti Fiume Vera", prevista dalla Finanziaria 2004, ma finora mai entrata in funzione. Un’area protetta da 31 ettari, la cui gestione è affidata al Comune dell’Aquila. Il Consiglio ha poi approvato una legge sul sistema sanzionatorio nel trasporto pubblico locale: chi salirà su un mezzo pubblico sprovvisto di biglietto, ma avvertirá il personale viaggiante, potrà acquistare il titolo con un sovrapprezzo di 5 euro, a fronte dell’attuale contravvenzione, che oscilla tra i 100 e i 300 euro. La maggiorazione non sarà dovuta da chi si troverà a salire a bordo in località senza biglietterie con biglietterie automatiche fuori uso. Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati rinviati alla prossima seduta.

 FEBBO,CONSIGLIO OK SU PROROGA REGOLARIZZAZIONE – Proroga fino al 31 dicembre prossimo per la presentazione delle domande di regolarizzazione da parte degli agricoltori, riduzione del 50% sia delle sanzioni amministrative sia dei canoni minimi concessori e impegno di rivisitare la normativa regionale in materia di utilizzo delle acque pubbliche. Questa le decisione, con voto unanime, del Consiglio Regionale su proposta dell’assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo. «Infatti – spiega Febbo – con il collega Di Paolo abbiamo mantenuto l’impegno di intervenire e risolvere questo annoso problema che investe moltissimi agricoltori soprattutto nella Marsica. Oggi abbiamo presentato un emendamento che intende nello specifico modificare sia l’articolo 9 della Legge Regionale n.25 del 3/08/2011 e l’art. 93 della Legge Regionale del 17/04/2003 così da modificare le norme regionali sul prelievo e l’uso delle acque per l’irrigazione dei campi. Con questo intervento diamo un grosso respiro agli agricoltori che erano costretti a pagare multe salate per l’utilizzo dei pozzi abusivi. Inoltre, non è stato fissato alcun limite temporale per il recupero delle somme pregresse dovute ai canoni concessori ed alle sanzioni amministrative per cui, seppur con l’applicazione delle tariffe minime e la riduzione delle sanzioni, viene richiesto un pagamento di importi sostenibili da parte delle aziende agricole. Nello specifico abbiamo riscontrato che l’utilizzo dell’acqua pubblica negli allevamenti zootecnici per abbeverare gli animali, per la pulizia delle stalle e quella utilizzata per le attività connesse all’agricoltura di cui all’art. 2135 del codice civile, non essendo prevista una specifica classe d’uso, è stato sempre ricondotto nella tariffa per gli usi industriali, con l’applicazione di tariffe troppo onerose per le aziende agricole. Adesso è impegno della Regione Abruzzo di lavorare per modificare la normativa affinché i contadini abbiano un servizio migliore ad un costo equo e giusto poiché irrigare con i pozzi comporta un lavoro complesso ed un regolamento adeguato alle esigenze degli agricoltori».

RICOSTRUZIONE: DI PANGRAZIO (PD) SU CASE ATER ‘E’ – «Sono trascorsi tre anni dal terremoto, ma abbiamo ancora una parte del patrimonio immobiliare residenziale pubblico classificato ‘E’, inagibile, nonostante ci siano a disposizione i fondi». Lo afferma il Consigliere regionale del PD, Giuseppe Di Pangrazio, che oggi ha presentato un’interpellanza al Presidente della Giunta Chiodi per fare chiarezza sulla ricostruzione degli alloggi Ater classificati ‘E’. «Con questo documento – spiega il Consigliere – ho chiesto le ragioni per cui il Provveditorato alle Opere Pubbliche, quale soggetto attuatore, non abbia ancora effettuato i lavori di riparazione degli immobili. Sono a disposizione 84 milioni di euro che, immessi nel circuito economico, rappresenterebbero anche una boccata di ossigeno per la filiera dell’edilizia. Il bi-commissario e Presidente della Giunta Chiodi dia attuazione all’ordinanza e soprattutto deleghi di più. La ricostruzione non può aspettare».

CARAMANICO (SEL) SU ISTONIA ENERGY – «Il respingimento della risoluzione da me presentata sull’impianto a biomasse dell’Istonia Energy, rappresenta un’occasione mancata per il Consiglio regionale, al quale si chiedeva semplicemente di sospendere l’autorizzazione in attesa del pronunciamento del Tar». Così il Consigliere regionale Franco Caramanico commenta l’esito della votazione, avvenuta questa mattina in Consiglio regionale, che ha visto bocciare, con 24 voti contrari e 15 favorevoli, il documento presentato per sospendere l’iter autorizzativo all’impianto nella zona industriale di Punta Penna a Vasto.
«A distanza di due mesi – il Consiglio ha votato in maniera del tutto contraddittoria, decidendo la sospensione per quanto riguarda la centrale Powercrop di Avezzano e negandola a quella dell’Istonia. E’assurdo che su una medesima problematica si voti in maniera del tutto diversa, tanto più che lo stesso Capogruppo del Pdl, Lanfranco Venturoni, aveva auspicato una pausa di riflessione su questa vicenda».

CHIODI: ABRUZZO L’UNICA AD AVERE I FAS APPROVATI – «L’ Abruzzo è l’unica Regione ad aver avuto deliberato dal Cipe il Par Fas per intero. Tuttavia, solo qualche giorno fa il Governo l’ha trasmesso alla Corte dei Conti. Quindi, il ritardo non dipende certo da noi». Lo ha ribadito, questa mattina, a Pescara, in Consiglio regionale, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, rispondendo ad una interrogazione a firma del consigliere Giuseppe Di Pangrazio. «Ma non tutti i mali vengono per nuocere – ha proseguito Chiodi – infatti, la nuova normativa stabilisce dei tempi certi entro i quali la Corte dei Conti è tenuta ad esprimere il proprio parere e quindi si tratta solo di attendere qualche settimana». Secondo il Presidente, «il Par Fas dell’Abruzzo, benché partito per ultimo a causa della grave crisi di governo conseguente alla brusca interruzione della scorsa legislatura e poi rallentato anche per via del terremoto, non solo ha recuperato terreno ma oggi possiamo affermare che l’Abruzzo è l’unica Regione ad essersi vista approvare i fondi Fas». Il presidente Chiodi ha, inoltre, illustrato i motivi dell’assenza di risorse per l’Abruzzo nell’ambito del Piano per il sud. «Noi abbiamo i Fas per intero – ha sottolineato Chiodi – mentre, in relazione al Piano per il sud, nel quale si contemplano solo le grandi infrastrutture di livello nazionale, le altre Regioni si sono viste prelevare risorse dai rispettivi Par Fas». Per quanto riguarda l’Abruzzo, Chiodi ha spiegato che «la scelta è stata quella di sostenere il Par Fas anche in considerazione del fatto che questo già prevede la realizzazione delle grandi infrastrutture di livello regionale». Intanto, al fine di accelerare la fase attuativa del Par Fas, le strutture tecniche regionali hanno avviato la predisposizione delle attività propedeutiche per l’organizzazione della Regione individuando i responsabili di linea del Par Fas all’interno delle singole direzioni interessate. «Adesso – ha detto Chiodi – si sta lavorando alla predisposizione di atti che dovranno essere formalizzati dopo la pubblicazione del Par Fas, quali l’istituzione del comitato di sorveglianza, la redazione delle piste di controllo, degli schemi di concessione dei finanziamenti, dei manuali operativi e la configurazione delle schede di monitoraggio».

CAVE, WWF CONSEGNA CARTOLINE GIGANTI A CONSIGLIERI – Stamattina il WWF ha consegnato ai consiglieri regionali, in occasione della seduta del Consiglio Regionale che torna a trattare la questione della moratoria sulle nuove cave, dodici grandi cartoline con immagini di cave abruzzesi che deturpano il paesaggio. Questo dossier fotografico documenta lo stato del territorio regionale invaso in maniera incontrollata dalle cave anche in luoghi simbolo della regione che potrebbero essere meta di turisti da ogni parte del mondo. Queste “cartoline dall’Abruzzo” in formato gigante sono state idealmente destinate ai consiglieri regionali riuniti per discutere un emendamento della maggioranza con cui si vuole tornare indietro sulla moratoria sulle nuove cave decisa due settimane fa per consentire in 18 mesi di redigere ed approvare il Piano cave. Dichiara Luciano Di Tizio, del WWF Abruzzo «Le cave sviliscono la bellezza di un paesaggio che ci viene invidiato da tutto il mondo e che è il nostro vero patrimonio. Le immagini delle nostre cartoline dimostrano che anche luoghi che fanno parte della nostra storia regionale sono ormai deturpati dalle cave. Basti pensare alla piana di Capestrano dove fu ritrovato il Guerriero oppure la zona di Campovalano, dove è stata rinvenuta una delle più importanti necropoli antiche italiane. Sono luoghi della nostra memoria che dovrebbero essere valorizzati e non devastati da cave che ormai sono onnipresenti. Noi non demonizziamo l’attività estrattiva ma la comunità e la Natura abruzzese devono sopportare le conseguenze di una deregulation che dura da quasi trenta anni. Infatti il Piano cave doveva essere redatto fin dal 1983. Peraltro questa attività, pur di fatto incontrollata, è in piena crisi e questo dimostra che il sacco del territorio non crea nuove opportunità e uno sviluppo durevole. Bisogna invece ripensare un comparto che deve affrontare la sfida della sostenibilità e il piano cave è l’occasione per farlo, anche a beneficio di lavoratori e aziende. Non si può però discutere un piano “con la pistola puntata alla tempia”, mentre, cioè, si continuano a rilasciare nuove autorizzazioni che farebbero varare un piano già vecchio. Invece dobbiamo puntare da subito a colmare l’incredibile ritardo sul riciclo dei materiali dell’edilizia: il Nord Europa è all’80% mentre l’Italia è ad un misero 8%. Il ciclo dell’edilizia e la stessa ricostruzione di L’Aquila possono ripartire senza nuove cave ma con le buone pratiche e il buon senso».

SALIRE SU UN TRENO COSTERA’ MENO: IL CONSIGLIO APPROVA LA LEGGE PRESENTATATA DA RUFFINI – Nella seduta del consiglio regionale di ieri è stata approvato il progetto di legge “Integrazione alla legge regionale 15 ottobre 2008, n. 13 recante "Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale e sistema sanzionatorio" presentata dal consigliere regionale Claudio Ruffini

La legge prevede importanti novità per i cittadini che prendono i treni introducendo delle norme finalizzate ad una più equa applicazione delle maggiorazioni e delle sanzioni poste a carico degli utenti che salgono a bordo di un treno sprovvisti del biglietto. Infatti in base alla precedente legge n.13/2008 , chi saliva a bordo di un treno sprovvisto di biglietto doveva pagare una sanzione amministrativa che andava dalle 100 alle 300 euro.

La vecchia norma era palesemente punitiva dei viaggiatori e non in linea con il sistema sanzionatorio delle altre regioni. Ciò ha comportato per anni uno svantaggio economico ai danni dei nostri pendolari che spesso sono stati sanzionati anche se nelle stazioni era assenti le biglietterie o erano quelle automatiche ad essere fuori uso. 

Con il nuovo provvedimento invece vi è maggiore chiarezza e trasparenza: chi sale su un treno regionale sprovvisto del biglietto e all’atto della salita avvisa il personale addetto paga il biglietto ordinario con la maggiorazione di 5 euro.  

«Inoltre la maggiorazione non è dovuta per i viaggiatori che salgono da località sprovviste di biglietteria o di emettitrici self-service attive e funzionanti o di punti vendita a terra, purchè l’utente provveda ad avvisare all’atto della salita il personale» spiega Ruffini «Non credo si possa parlare di liberalizzazione in questo caso, ma grazie a questa legge di certo gli utenti avranno dei vantaggi economici e soprattutto pagheranno sanzioni al pari degli utenti delle altre regioni come Marche e Veneto Lo spirito della legge era quello di cancellare un’ingiustizia e non di certo di agevolare i furbetti. Quest’ultimi continueranno ad essere sanzionati e non potranno di certo avanzare giustificazioni a meno che non abbiano trovato le biglietterie fuori uso ed avvisato il personale a bordo».

Infine Ruffini rivolge un ringraziamento al Presidente della 4° Commissione Argirò per non aver ostacolato l’iter della legge e al gruppo di lavoro sui trasporti che assieme ai consiglieri del Gruppo consiliare del Pd hanno contribuito ad elaborare l’iniziativa legislativa. 

PD: PASTICCIO DELLA MAGGIORANZA SULLE TARIFFE RISCHIO SISMICO – «Il centro-destra ha deciso: non ci sarà nessun rinvio nell’applicazione delle spese e delle tariffe per le autorizzazioni legate al rischio sismico. Quindi dal prossimo 1 feb
braio imprese e cittadini pagheranno delle somme ingenti, così come hanno stabilito due delibere di giunta, la 837 e la 838 del 28 novembre 2011». Questo il commento dei consiglieri regionali del Pd Ruffini, Di Pangrazio e D’Amico, dopo la seduta del Consiglio regionale dello scorso 24 gennaio, nel quale «la proposta del Gruppo del Pd non è stata neanche discussa – spiegano i consiglieri – ma è stata rinviata al prossimo Consiglio regionale. In pratica la maggioranza se ne è lavata le mani, continuando a dimostrare ancora una volta il suo menefreghismo totale sulle questioni che interessano veramente gli abruzzesi».  

In particolare Ruffini, Di Pangrazio e D’Amico nel loro documento avevano chiesto di rispettare le disposizioni contenute negli artt. 1 e 2 della legge regionale n.43/2011 che prevedono per la loro definizione un passaggio obbligatorio in Commissione Consiliare; di mettere in atto tutte le iniziative possibili affinchè il lavoro degli ex Uffici del Genio Civile delle Province  vengano  assistiti ed implementati  attraverso l’istituto del comando dal personale della Regione Abruzzo e dal personale degli Enti strumentali regionali soppressi.

 «Questa Regione continua a perdere tempo» è il grido di allarme dei consiglieri regionali del Pd «sulla vicenda del terremoto ha pasticciato su tutto. Sia i tecnici, che le imprese ed i cittadini sono in difficoltà e la situazione che si è creata non fa che alimentare una grande confusione. Chiediamo con forza ed urgenza che vi sia una proroga dell’entrata in vigore della legge al fine di evitare questo gran pasticcio».

Secondo gli esponenti del Pd è inoltre in atto un continuo svilimento delle funzioni del Consiglio regionale e delle Commissioni consiliari, una excalation vertiginosa che ha condotta questa maggioranza a chiudersi in se stessa e a negarsi al confronto costruttivo con la minoranza. 

«Vogliamo che su una materia così importante come la sicurezza sismica vi sia maggiore condivisione e minori incertezze – spiegano dal Pd – per queste ragioni chiediamo che la Regione si faccia carico delle proprie responsabilità rinviando la legge e se proprio non riescono a fare neanche questa cosa che almeno dal 1 febbraio venga fatta la necessaria informazione a cittadini ed imprese, visto che Chiodi ed i suoi assessori non sono in grado di evitare né la stangata né la gran confusione che si creerà non gli resta che trarre le dovute conseguenze».

LEGGE REGIONALE 25/2011: CONFINDUSTRIA SODDISFATTA  – Confindustria Abruzzo accoglie positivamente la notizia della proroga del termine al 31.12.2012 previsto dalla L.R. 25/2011 avvenuta nel corso della seduta di ieri del Consiglio Regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche Agricole e di Sviluppo rurale della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, che si è reso disponibile a portare avanti le richieste avanzate dalla nostra Organizzazione.

«In una situazione quale quella attuale, lavorare in sinergia verso un unico obiettivo e cioè rispetto delle normative vigente in un’ottica di sviluppo per la Regione senza ulteriori e inutili aggravi per il mondo delle imprese è sintomo di intelligenza e capacità amministrativa» ha commentato il presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci. «Condividendo in pieno la necessità di un intervento di riordino delle concessioni, al fine di  uso corretto e razionale delle risorse idriche della nostra Regione, la proroga del termine per adempiere consente una boccata di ossigeno per le aziende, industriali e agricole, che con senso di responsabilità vogliono regolamentare la loro posizione – spiega Confindustria Abruzzo in una nota – in particolare la proroga consentirà di poter concordare, in tempi più congrui, le modalità di attuazione degli adempimenti previsti dalla normativa per cui si richiedono la riduzione sia dei canoni unitari sia dei canoni minimi per l’uso industriale delle acque e per l’uso idroelettrico. Confindustria Abruzzo è certa  che saranno individuate delle giuste soluzioni anche in tal senso, vista anche l’assoluta collaborazione e disponibilità mostrata nell’occasione dal Governo Regionale».

LEGGE ANTISISMICA: CHIAVAROLI REPLICA A PD

 «Sulla vicenda della legge anti-sismica siamo noi della maggioranza a essere sorpresi. La invocata proroga dell’entrata in vigore della legge è già stata presentata e depositata dal Popolo della libertà». Così, il consigliere regionale del Pdl, Federica Chiavaroli, replica al gruppo consiliare del Pd, che ha accusato la maggioranza di ritardare l’entrata in vigore della legge anti-sismica. «L’atteggiamento dei consiglieri di opposizione mi meraviglia – ha aggiunto il consigliere regionale Federica Chiavaroli -. Su una materia così delicata è da irresponsabili fare demagogia. Prima di parlare di svilimento delle funzioni del Consiglio regionale e di mancato confronto – conclude – l’opposizione farebbe bene a informarsi».

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