Abruzzo: Idv lancia l’allarme taglio cesareo e parto sicuro

L’Aquila, 18 gen 2012 – «In Italia il ricorso alla pratica dei taglio cesareo ha raggiunto livelli allarmanti, – spiega il consigliere Palomba, già vicepresidente della commissione Sanità – sia per il numero di interventi effettuati, ben al di sopra della proporzione registrata negli altri paesi europei e della soglia indicata come ottimale nel 1985 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), sia per la variabilità rilevata tra le diverse regioni e aziende sanitarie. Tra l’altro il ricorso al taglio cesareo è in continuo aumento: si è passati dall’11 per cento del 1980 al 38 per cento del 2008, ben al di sopra dei valori rilevati negli altri paesi europei. Considerato che il tema oggi urgente appare quello più generale della patientoriented care, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione tra le donne e gli operatori sanitari e favorire scelte consapevoli e condivise sul parto e che per governare la complessità di tale fenomeno non bastano le raccomandazioni, ho deciso di presentare in Consiglio una interpellanza».

Nel documento, che sarà discusso martedì 24 gennaio prossimo, il consigliere Palomba chiede al presidente della Giunta regionale di sapere cosa intenda fare la Regione anche in considerazione delle azioni intraprese dal Governo, dal Ministero alla Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità; come intenda procedere la Regione per ricondurre ad una appropriatezza e consapevolezza del taglio cesareo e se intenda estendere a livello regionale i 12 punti stilati dal Ministero della Salute definito “Elenco delle Raccomandazioni” considerate un asse prioritario proprio per impedire gli errori e aumentare la sicurezza dei pazienti, in particolare la prevenzione della morte materna correlata al travaglio e/o al parto; quali strade s’intenda intraprendere nel concreto per aumentare la sicurezza del parto naturale.