
Pescara, 16 gen 2012 – «Non è solo una questione formale la mancata entrata in vigore del bilancio e della finanziaria regionale, ma le norme in esso contenute avrebbero dovuto dispiegare gli effetti a partire dal primo gennaio di quest’anno». È quanto afferma, in una nota, il capogruppo del Pd alla Regione Abruzzo, Camillo D’Alessandro aggiungendo: «Le eventuali mancate entrate disposte da norme della finanziaria (esempio: sull’energia o sui bolli) chi ce le mette nelle casse della Regione? Lo faremo stabilire dalla Corte dei Conti». «Leggo – prosegue l’esponente dell’opposizione – che le commissioni sono convocate per approvare modifiche a leggi che però non esistono, nel senso che finanziaria e bilancio esistono dal giorno della pubblicazione. Quindi, le convocazioni sono illegittime, così pure lo saranno deliberati, non si può modificare ciò che non c’è. Chiunque potrà impugnare un verbale di una commissione e chiedere l’annullamento degli atti, oltre al danno si rischia la beffa. Domani in conferenza capigruppo – aggiunge D’Alessandro – porrò il problema e se Pagano farà finta di niente, lui e i presidenti di commissione saranno chiamati a rispondere, non si scherza più. La soluzione va trovata nelle regole, non certo forzandole, altrimenti devo pensare che si sta agendo per mandare la Regione nel caos.Pronti a discutere sul merito delle proposte; mi pare chiaro allo stesso tempo – conclude il consigliere Pd – che, se il contenuto non viene discusso con le opposizioni, vorrà dire che si vuole lo scontro e Chiodi si assumerà la responsabilità di un Consiglio regionale bloccato per mesi».