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Abruzzo 2012: Proposte della Cisl per le riforme

L’Aquila, 13 gen 2012 – «Il 2012 sarà un anno difficile non solo per l’intero Paese ma anche per l’Abruzzo. I dati previsionali sull’economia non sono rassicuranti. Il Governo Monti, impegnato nel risolvere il problema del debito pubblico e nella necessità di rilanciare la crescita per evitare una fase recessiva, si appresta a varare misure che richiedono il confronto sociale. Un impegno da seguire con grande attenzione». E’ quanto si legge in una nota della Cisl Abruzzo.

«L’Abruzzo – prosegue la nota – in sintonia, deve portare a termine i propri compiti, con un impegno straordinario. In questi anni la nostra Regione ha aperto il cantiere del cambiamento, ma è un processo lento ed incompiuto, mentre il tempo scorre inesorabilmente e si rischia di rimanere indietro. Il 2012 deve essere l’anno in cui dalle difficoltà va tratta la forza per completare il processo riformatore e raggiungere risultati concreti per rendere l’Abruzzo più moderno e competitivo.

La scarsità delle risorse disponibili nel Bilancio regionale ci impongono di sperimentare nuove strade per sostenere lo sviluppo. Di fronte all’eccezionalità della situazione confermiamo l’urgenza e la necessità che una parte del patrimonio pubblico e del demanio venga dismesso e che le risorse recuperate siano destinate all’occupazione e alla economia. Per far ciò è urgente che le competenze ricadano in un unico Assessorato per avere una visione unitaria della misure da adottare. La Regione deve tornare ad essere pienamente un Ente di programmazione e di controllo, lasciando agli Enti e alle Società esistenti, opportunamente riorganizzati la piena autonomia, ma garantire un continuo controllo della gestione e prevedere il cambio della dirigenza in caso di non raggiungimento dei risulti gestionali».

«Non possiamo non sottolineare – prosegue la nota – che nella fase di riorganizzazione è importante la chiarezza dell’obiettivo da raggiungere. Ad esempio lo scioglimento degli Enti come Abruzzo Lavoro e Arsa, se da un lato può generare un risparmio immediato, dall’altro rischia di deteriorare il lavoro e di appesantire i costi nel tempo.

L’avere coraggio è un requisito necessario per la classe dirigente Regionale, ma tra scadenze elettorali e peggioramento delle aspettative, si rischia di creare maggiore conflittualità al posto di un maggior impegno di cui l’Abruzzo ha tanto bisogno».

LE PROPOSTE DELLA CISL ABRUZZOLE RIFORME DA COMPLETARE

SANITA’: «Costruire la sanità territoriale. Regole certe per un governo stabile del processi di riforma e raggiungimento dei costi standard»

TRASPORTI : «Positiva la decisione del Consiglio Regionale. L’obiettivo rimane la realizzazione dell’azienda unica del trasporto su gomma e la definizione di regole per una vera liberalizzazione del settore».

CONSORZI INDUSTRIALI: «Realizzare un nuovo soggetto regionale dei servizi alla imprese, prevedendo il superamento della fase commissariale».

COMUNITA’ MONTANE : «Ampliare le competenze alle comunità montane per la gestione dei servizi dei Comuni».

CICLO INTEGRATO ACQUE : «Il processo di riordino del ciclo idrico integrato richiede la semplificazione della gestione ed una forte capacità di governo, di controllo e di programmazione dell’ente d’ambito».

RIFIUTI : «Nel disegno di legge della Regione non convince le competenze alle Province, né la mancata riorganizzazione dei soggetti che vi operano, piccoli e frammentati».

RIFORME DA AVVIARE

LAVORO: «Legge di riforma dell’apprendistato, dei tirocini/stage e dei servizi all’impiego. Vanno acquisite le risorse per gli ammortizzatori nel 2012. L’attivazione del credito d’imposta».

BILANCIO REGIONALE FEDERALE : «Il demanio e il patrimonio per politiche di bilancio legate allo sviluppo e competenze in carica ad un solo assessorato, on base alle leggi nazionali».

LA FEDERAZIONE DELLE UNIVERSITA’ : «Favorirne la realizzazione della Federazione e costituire la “Fondazione Federico Caffè” per i giovani laureati meritevoli»

PIANO SOCIO-SANITARIO:  «Dotare la regione di un piano socio-sanitario per l’integrazione degli interventi, unificare distretti e ambiti sociali per una programmazione unitaria».

FIRA:«La politica del credito va completata con la riforma della finanziaria regionale per rispondere alle garanzie richieste da Basilea 3».

TRASPORTO SU FERRO: «Un’unica società Regionale del ferro in grado di mettere insieme Sangritana e Ferrovie».

DIRIGENZA REGIONALE: «Progetto di riforma organizzativo anche alla luce delle nuove competenze Stato-Regione e valorizzazione del merito».

SALARIO DI PRODUTTIVITA’:«In tutte le Amministrazioni, a partire dalla Regione, battere sprechi ed inefficienze. Il risparmio realizzato sarà indirizzato per metà al lavoro e per metà sulle politiche sociali».

CONTRATTI DI SVILUPPO LOCALE: «Approvare celermente la legge sullo sviluppo locale per avere a disposizione nuovi strumenti. Intervenire sulle aree di crisi».

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