Attualità

L’Aquila, Ugl: «Basta con il gioco al massacro sulla Sge»

L’Aquila, 11 gen 2012 – «In questi ultimi giorni stiamo assistendo ad un vero e proprio gioco al massacro nei confronti della Struttura Gestione per l’Emergenza. L’impressione è quella che alcuni, mossi esclusivamente da faziose motivazioni e spinti da interessi particolari, abbiano voluto individuare nella Sge la “causa di tutti i mali”. Ed allora è iniziato il “tiro al bersaglio” attribuendo alla Struttura qualsiasi colpa e tutte le responsabilità per una ricostruzione che stenta a partire». Ad affermarlo è Piero Peretti dell’Ugl Abruzzo.

«Molti non sanno che, mentre alcuni degli accusatori di questi giorni, aquilani e non, erano a 100 km dal cratere, 70 ragazzi assunti dalla Struttura iniziavano a lavorare, a partire dal mese di Aprile 2009, giorno e notte per dare risposte alla collettività aquilana. Ed è soprattutto per questi ragazzi aquilani, che non accettiamo le critiche indiscriminate e gratuite di questi giorni. I lavoratori della Sge hanno pari dignità al pari di tutti gli altri assunti per far fronte all’emergenza del sisma ed ora dislocati nei vari enti del comprensorio».

«A 13 mila 125 persone nel progetto CASE, a 7 mila 209 persone nei MAP, ad 807 affitti del Fondo Immobiliare, a 497 in affitto concordato, a 382 persone in albergo, a 177 persone in caserma GdF ed a 11 mila 777 in CAS, prestano quotidiana assistenza i 70 dipendenti della Sge. Contrariamente a chi pensa esclusivamente a miseri interessi di bottega, diciamo grazie a tutti coloro che, operando proficuamente ed in silenzio nella SGE, hanno dato risposte concrete a decine di migliaia di terremotati».

Più informazioni