Cronaca

Ritrovamento di “pezzi anatomici” al San Salvatore: due indagati

L’Aquila, 5 gen 2012 – L’inchiesta avviata sul ritrovamento all’ospedale dell’Aquila di "pezzi anatomici", sacche di sangue e medicinali scaduti che ha portato al sequestro di un’area del San Salvatore, da parte degli agenti della squadra mobile della Questura dell’Aquila, arriva ad una svolta. Il pm Roberta D’Avolio, a seguito delle indagini portate avanti dagli uomini della quarta sezione della squadra mobile, diretti da Fabio Ciccimarra, coadiuvati poi dai reparti speciali dei carabinieri, quelli del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) e del Noe (Nucleo operativo ecologico), entrambi di Pescara, ha iscritto sul registro degli indagati, il direttore generale della Asl, Giancarlo Silveri, e il capo tecnico di anatomia patologica. L’accusa è di abbandono di rifiuti, ovvero la violazione del Dpr 254 del 2003 che disciplina la gestione, raccolta e trattamento dei rifiuti sanitari. Ne dà notizia oggi "Il Messaggero". Ricordiamo che il direttore Generale della Asl, Giancarlo Silveri aveva anche disposto un’ indagine interna per fare luce sulla vicenda del presunto smaltimento illegale di rifiuti tossici, precisando che i "resti umani", messi sotto sequestro dalla polizia aquilana, non erano altro che comuni prelievi istologici regolarmente conservati sotto formalina e in contenitori ermetici. In ogni caso si attendono ancora i risultati definitivi per attestare la tipologia del rifiuto e il rischio infettivo.